Giovedì 21 Novembre 2024
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di Lorenzo Savastano*
NUOVI STRUMENTI DI COOPERAZIONE PER LE
INVESTIGAZIONI TRANSFRONTALIERE ANTI-MAFIA:
IL PROGETTO I-CAN E LA RETE OPERATIVA @ON

Da pochi anni due nuovi strumenti operativi – concepiti, strutturati e finanziati dalle Forze di polizia italiane – consentono, in tutto il mondo, di condurre un’azione di contrasto alla criminalità organizzata più coesa, corale e penetrante su tutto il territorio europeo, e non solo. Si tratta del progetto I-CAN (International Cooperation Against ‘Ndrangheta), network specializzato nell’analisi investigativa del fenomeno mafioso di radice calabrese, e della “Rete Operativa Antimafia-@ON”, nuovo canale di informazioni (e finanziamenti) a servizio delle agenzie di law enforcement impegnate in indagini transfrontaliere.

1. L’arresto di Zu Tano: l’alba di un nuovo modello di indagine.
L’8 aprile 1984, in un residence alla periferia di Madrid, gli agenti statunitensi del Federal Bureau of Investigation e quelli delle polizie italiana e spagnola arrestano il boss mafioso Gaetano “Tano” Badalamenti, il figlio Vito ed il nipote Pietro “Pete” Alfano, proprietario di una pizzeria ad Oregon, Illinois, considerato il punto di contatto principale negli Stati Uniti di un colossale traffico di eroina tra i due continenti...

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da il Centauro n. 253


Da pochi anni due nuovi strumenti operativi – concepiti, strutturati e finanziati dalle Forze di polizia italiane – consentono in tutto il mondo  di condurre una azione di contrasto alla criminalità organizzata più coesa... Si tratta del progetto  I-CAN.
Ce lo illustra in questo articolo in esclusiva per ASAPS Lorenzo Savastano Capitano delle Guardia di Finanza. Da il Centauro n. 253.

 

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Lunedì, 23 Gennaio 2023
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