Forniva auto ai ladri, multe per 150mila euro
Macchine pulite per lavori sporchi. Un enorme giro di auto gestito in Romagna da un rumeno, che da prestanome le forniva a pregiudicati per commettere in tutta Italia furti in appartamento, è stato smantellato dai carabinieri di Civitanova e di Montecosaro che, dopo mesi di indagini, hanno fornito alla Procura di Forlì gli elementi per inchiodare il 57enne (N. A.), denunciato per truffa, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici ed errore determinato dall’altrui inganno. Al rumeno sono state contestate anche 285 sanzioni, per un totale di 150.000 euro, tante multe quanti i veicoli di cui risultava proprietario, gestiti attraverso una attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio dei mezzi e che è operativa nel forlivese. Era lui l’intestatario della Fiat Stilo che la sera del 30 maggio 2022 i carabinieri intercettano a Montecosaro, dopo aver ricevuto la segnalazione di un veicolo sospetto che si doveva su territorio. Inizia un inseguimento e la Fiat finisce fuori strada, dentro un fossato. Gli occupanti riescono a uscire dall’abitacolo e a dileguarsi, abbandonando la macchina dentro cui i militari trovano attrezzi da scasso e da effrazione di infissi. Le indagini dei carabinieri di Montecosaro, aderenti al protocollo Con.Te della Procura di Milano, permettono di accertare che il rumeno risulta intestatario di ben 285 mezzi, tra macchine e moto, tutti a nome della propria attività che però dichiara un volume di affari pari allo zero. Gli accertamenti fanno emergere che per l’acquisto dei mezzi aveva usufruito della Legge Dini, che consente – per partite Iva con un particolare codice Ateco – di eludere il versamento dell’Imposta provinciale di registrazione e le tasse al Pubblico registro automobilistico per un totale di 115.986 euro. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì con la collaborazione della sezione operativa della Compagnia dei carabinieri di Forlì, ha permesso di scardinare il sistema del rumeno, che cedeva le auto a pregiudicati facendone strumenti in mano alla criminalità, usati per furti e non solo. Tutti i veicoli sono stati radiati e il pubblico ministero, Laura Brunelli, della Procura della Repubblica presso il tribunale di Forlì ha emesso un decreto di blocco anagrafico, grazie al quale il codice fiscale del soggetto e la partita iva della sua impresa individuale non potranno essere più utilizzati per qualsiasi atto negoziale. E’ stato accertato inoltre che i pregiudicati nell’uso dei mezzi del rumeno hanno eluso 1.817 transiti autostradali, maturando un insoluto con la Società Autostrade di 84.495 euro. La Compagnia carabinieri di Civitanova, in relazione al fenomeno dei prestanome, dal mese di giugno del 2021 ad oggi, ha radiato circa 1.600 veicoli.
Al rumeno sono state contestate anche 285 sanzioni, per un totale di 150.000 euro, tante multe quanti i veicoli di cui risultava proprietario, gestiti attraverso una attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio dei mezzi e che è operativa nel forlivese.” Ottimo! (ASAPS)