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Notizie brevi 23/01/2004

L’AMI, L’ASSOCIAZIONE MOTOCICLISTI INCOLUMI, DENUNCIA LA PERICOLOSITÀ DELLE STRADE ITALIANE. ALLE STAMPE IL PRONTUARIO DEL MOTOCICLISTA

 
L’AMI, L’ASSOCIAZIONE MOTOCICLISTI INCOLUMI, DENUNCIA LA PERICOLOSITÀ DELLE STRADE ITALIANE. ALLE STAMPE IL PRONTUARIO DEL MOTOCICLISTA
(ASAPS) FORLI’ - è un vero e proprio prontuario "del buon centauro", quello proposto dall’Associazione Motociclisti Incolumi (Ami), il movimento di amanti delle due ruote nato nel marzo del 2003 ed impegnato sul fronte della sicurezza stradale. L’associazione, tramite il presidente Marco Guidarini, suggerisce una serie di comportamenti per guidare sicuri e ridurre al massimo il rischio di incidenti: consigli semplici ma decisivi che spesso lo staff insegna in corsi di mototurismo. Prima di pensare alla sicurezza passiva, l’Ami denuncia lo stato in cui versano le strade italiane: "strade insicure ‚ dicono -, in pessimo stato. Tra le peggiori d’Europa assieme a Grecia e Portogallo. Ecco spiegati i 3500 motociclisti che vi perdono la vita ogni anno". Per tentare di porre un freno all’altissimo numero di centauri uccisi ogni anno, ecco le proposte di Marco Guidarini e Davide Barin. "Utilizzare sempre e mantenere in buone condizione i dispositivi di sicurezza passiva: casco, paraschiena, calzature e guanti. Fondamentale è la manutenzione del mezzo con particolare attenzione a pneumatici e dispositivo frenante. E naturalmente è indispensabile rispettare le regole del codice della strada: i motociclisti devono prestare attenzione a distanza e velocità di sicurezza. Ipericoli sulle strade per noi motociclisti sono moltissimi - spiega il presidente Marco Guidarini, giovane medico toscano del 118, ex-pilota di motocross - e per guidare sicuri è fondamentale rispettare qualche regola. E poi serve qualche rudimento di psicologia per capire prima cosa farà l’automobilista che troviamo di fronte. Bisogna cogliere i piccoli segnali che lanciano con i loro comportamenti gli altri utenti della strada". L’Ami sostiene inoltre che solo dopo anni di esperienza in sella possano portare il motociclista a fare propri piccoli trucchi che aiutano a prevenire gli incidenti. Un bagaglio di esperienza in un prontuario che sarà dato alle stampe il mese prossimo che l’Asaps recensirà immediatamente. "Rispettare il codice della strada e prestare attenzione alla sicurezza passiva non serve se prima non vengono adeguate le strade - spiega Guidarini -,Asfalti pericolosi, guardrail che risalgono agli anni 50, pali, paletti e muretti che si trasformano in ostacoli letali". L’Associazione Motociclisti Incolumi si batte infatti per eliminare tutte le "barriere architettoniche" che rappresentano un grave pericolo per l’incolumità di chi guida le due ruote. "Il costo sociale di un decesso per la collettività è di 500mila euro - spiega il vice presidente Davide Barin - , cifra che sale a un milione di euro in caso di invalidità. E’ ora di fare qualche cosa. Le nostre strade sono tra le peggiori d’Europa assieme a quelle di Grecia e Portogallo". (ASAPS)
Venerdì, 23 Gennaio 2004
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