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Notizie brevi , Articoli 16/03/2023

Ecco come vede il traffico e il rischio per i pedoni a Roma il corrispondente per l’Italia del principale quotidiano olandese il De Telegraaf

Foto da romatoday.it

La traduzione del column di Maarten van Aalderen, corrispondente del principale quotidiano olandese, De Telegraaf, per l'Italia e la Turchia. Pubblicato il 1 marzo 2023.

 



Un inferno per i pedoni

Ogni giorno, salutando mia moglie quando esco di casa, mi rendo conto che potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo. Non parto per il fronte in Ucraina, o come corrispondente di guerra, né per un lungo viaggio. No, vado a piedi all'ufficio della Stampa Estera nel centro di Roma. Un’impresa estremamente rischiosa.
Sembra un’esagerazione, ma muoversi a piedi ogni giorno per mezz’ora nel traffico caotico di Roma, dove gli automobilisti ignorano i semafori qualche volta e le strisce pedonali sempre, per principio, è una vera e propria avventura. Bisogna fare regolarmente un piccolo sprint per non venire investiti. Chi ha difficoltà a camminare è meglio che rimanga a casa. Al suo rientro a Groninga, un collega è rimasto colpito dal fatto che lì le macchine effettivamente si fermano alle strisce pedonali, mentre a Roma accelerano, per giocare d’anticipo sul pedone.
Perfino il marciapiede non è un luogo sicuro

Ma questa abitudine di accelerare può essere fatale per i pedoni. Se una volta tanto capita che un’automobile si fermi, quella accanto ovviamente prosegue sfrecciandoti davanti, per cui devi fermarti, mentre la prima macchina alle tue spalle riprende la sua corsa.

L’anno scorso, in Europa, le vittime della strada sono aumentate del 3%, in Italia del 9%. Quest’anno, fino al 18 febbraio, sono già stati uccisi 78 pedoni: in Italia ne muore in media uno ogni 14 ore, spesso investito mentre attraversa sulle strisce pedonali. In alcuni casi i pedoni sono stati investiti perfino sul marciapiede.

Domenica scorsa si sono svolte manifestazioni in tutta Italia per chiedere di ridurre il limite di velocità a 30 km all’ora in città.

Gioia Bucarelli ha perso il suo compagno, l’olandese Huub Pistoor, nel 2019 a causa di un sinistro stradale avvenuto nel Belpaese. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo almeno ha richiamato l’Italia che voleva archiviare il caso.

 

 

Il testo originale da il telegraaf.nl

ROME

Iedere dag waarop ik mijn vrouw groet en de deur uitga besef ik dat we elkaar mogelijk voor het laatst zagen. Ik ga niet naar het front in Oekraine, ik ga niet op oorlogsverslaggeving, ik ga niet op een spannende wereldreis. Nee, ik ga dan lopen naar het buitenlandse perskantoor in het centrum van Rome. En dat is een uiterst hachelijke onderneming.

Het klinkt overdreven, maar dagelijks een half uurtje lopen door het chaotische verkeer in Rome, waar stoplichten soms en zebrapaden per definitie door automobilisten worden genegeerd, is een hele ervaring. Je moet regelmatig stukjes rennen om niet te worden overreden. Wie niet goed ter been is kan beter thuisblijven. Een collega viel op bij zijn thuiskomst in Groningen dat de auto’s zowaar stopten voor het zebrapad, terwijl ze in Rome dan juist sneller gaan rijden. Dat laatste om de voetganger snel voor te zijn. Maar dat gebruikelijke snellere rijden kan voor andere voetgangers fataal zijn. En als er toch eens een auto stopt, dan rijdt de auto ernaast natuurlijk wel weer door, zodat je moet stoppen, terwijl de eerste auto ondertussen weer is gaan rijden.

In Europa is het afgelopen jaar het aantal verkeersdoden toegenomen met 3%, in Italie met 9%. Begin dit jaar tot 18 februari zijn alweer 78 voetgangers doodgereden. Gemiddeld elke 14 uur sterft een voetganger in Italie, vaak terwijl hij op een zebrapad liep, natuurlijk ook in Rome. In enkele gevallen zijn zelfs voetgangers die op het trottoir liepen overreden.

Afgelopen zondag waren er in heel Italie demonstraties waarin de manifestanten vroegen om de maximum snelheid in steden terug te brengen tot dertig kilometer per uur. Gioia Bucarelli verloor haar Nederlandse vriend Huub Pistoor in 2019 door een verkeersongeluk in Italie. Het Europese Hof van Mensenrechten heeft de Italiaanse staat, die de zaak wilde seponeren, in ieder geval op de vingers getikt.

Maarten van Aalderen

www.telegraaf.nl

 


Un inferno per i pedoni. E' il commento da Roma del il corrispondente per l’Italia del principale quotidiano olandese il De Telegraaf.
"Ogni giorno, salutando mia moglie quando esco di casa, mi rendo conto che potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo. Non parto per il fronte in Ucraina, o come corrispondente di guerra, né per un lungo viaggio. No, vado a piedi all'ufficio della Stampa Estera nel centro di Roma. Un’impresa estremamente rischiosa."

Giovedì, 16 Marzo 2023
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