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Notizie brevi 12/01/2004

"Un morto e due feriti per un incidente stradale": è il titolo che troppo spesso leggiamo sulle pagine di giornale!

da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 12 gennaio 2004

"Un morto e due feriti per un incidente stradale": è il titolo che troppo spesso leggiamo sulle pagine di giornale!

"Un morto e due feriti per un incidente stradale": è il titolo che troppo spesso leggiamo sulle pagine di giornale!
Il problema è estremamente grave se si pensa che le vittime della strada sono spesso giovani che, all’uscita dalle discoteche, storditi dai rumori, ubriachi o sotto effetto di sostanze stupefacenti, si mettono alla guida dell’auto e, per eccesso di velocità o per distrazione, provocano incidenti spesso mortali, coinvolgendo altre auto e mettendo in pericolo l’incolumità di tutti coloro che per bisogno, per lavoro o per piacere, si muovono sulle strade.
Ciò accade perchÈ la strada non ci appare più come un mezzo per unire, per realizzare relazioni umane, ma come una distanza da percorrere nel più breve tempo possibile, senza guardarsi intorno, senza rispettare le principali norme di sicurezza o le più elementari norme di correttezza necessarie per salvaguardare la vita umana.
Tutti hanno fretta di muoversi, di correre e il segnale posto lÏ, alla propria destra ha un significato del tutto "relativo". E poi c’è il brivido del rischio...la sensazione di potenza quando stringi il volante e premi sull’acceleratore...che ti invadono il corpo e la mente, ti annebbiano i sensi e ti oscurano il lume della ragione. Ecco che le imprecazioni, spesso accompagnate da gesti offensivi, contro l’automobilista che procede lentamente, contro il pedone costretto a fare "step" sul ciglio della strada, non sono immagini da repertorio o da fumetto, è quanto succede ogni giorno intorno a noi.
L’uomo costruisce auto sempre più potenti, più veloci, più accessoriate.
Tutto è di serie,oggi, Abs, Esp, Eds, Airbag, servosterzo...Anche il buon Dio ha creato l’uomo con il "cervello" di serie: si raccomanda di usarlo!

Giorgio Recchia


Lunedì, 12 Gennaio 2004
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