da "Il Secolo XIX" del 9
gennaio 2004
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Al volante col telefonino giro di vite della
Stradale |
Velocità elevata, guida in
stato di ebbrezza e scorretto uso del telefonino: da quando è entrato in
vigore il nuovo codice della strada - nell’agosto 2003 - sono rimaste le
uniche situazioni significative in cui i conducenti savonesi non hanno
migliorato il loro comportamento. Ovvero le principali cause di
incidenti. «Purtroppo - ammette Luca Marchese, comandante provinciale
della polstrada - dopo un primo periodo in cui erano diminuite le
infrazioni commesse in questi tre casi specifici, il trend è divenuto
sostanzialmente quello degli anni precedenti. Cosa ci proponiamo di fare
dunque nel 2004? Elevare ancora di più il livello di attenzione,
attuando un vero e proprio giro di vite nei confronti di tutti gli
automobilisti indisciplinati».
Velocità e guida in stato di ebbrezza costituiscono senza dubbio due
barriere difficili da abbattere, ma era comunque previsto che non
sarebbe stato semplice un cambiamento di rotta immediato. Sorprende
invece un pochino di più l’ostinazione ad adoperare il cellulare senza
quegli accorgimenti elementari che sono il viva voce o l’auricolare. «In
effetti è un atteggiamento sbagliato di cui spesso sono sottovalutate le
pericolosissime conseguenze - spiega il capo della polstrada - Durante i
semplici controlli effettuati su strada, una persona su tre al volante
viene pizzicata mentre telefona in maniera scorretta: è la stessa media
antecedente all’agosto dell’anno scorso ma soprattutto è una delle
principali cause dei sinistri». Basti pensare che prima dell’adozione
del nuovo codice c’era anche un conducente su tre senza cinture di
sicurezza, mentre adesso se ne trova solamente uno su dieci. Era un
altro comportamento nel mirino e i savonesi lo hanno cambiato in maniera
alquanto decisa: ma perché si ostinano a telefonare guidando? «A nostro
avviso ci si dovrebbe addirittura fermare per effettuare una telefonata
- chiosa Marchese - in quanto anche l’auricolare e il viva voce
finiscono per distrarre l’automobilista alla guida: figuriamoci cosa può
accadere con una sola mano sul volante e l’altra attaccata
all’apparecchio». |