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Notizie brevi 30/01/2006

Silenzio sul caso Liggi Appello disperato del padre

CESENA-Disperato, ormai, dopo un anno e mezzo, Natale Liggi, il padre di Ivan, 30enne in carcere per l’accusa definitiva, per ordine della Cassazione, di omicidio volontario, lancia l’ennesimo appello. Stavolta, Natale, come il figlio ex poliziotto della Polizia Stradale di Cesena, in quiescenza, lancia un grido di aiuto, rivolto a tutti. Cittadini, lettori, alte cariche e Autorità. Ricordando la tragedia datata 24 febbraio del 1997, il padre del poliziotto, si chiede perchè nulla si sia ancora smosso, in attesa di una clemenza per Ivan. A 25 anni, il giovane, dopo un lungo inseguimento di una vettura che non si fermò al posto di blocco, sparò e uccise Giovanni Pascale. Involontariamente, sosteneva la difesa. La legge dopo una lunga vicenda giudiziaria lo condanna a 9 anni e 5 mesi: volontario. Dal 16 ottobre 2004, Ivan è in carcere a Forlì. Nonostante gli sforzi della famiglia, che chiede la Grazia già depositata presso il Ministero di Grazia e Giustizia, con rammarico Liggi scrive: “La documentazione giace in un angolo d’ufficio, senza che nessuno abbia la volontà di esaminarla. Mi rivolgo a tutti, sperando che disponiate dei mezzi necessari per sensibilizzare il Ministro ad intervenire per mio figlio. Un giovane poliziotto sta fossilizzandosi in una cella di galera”. Per ulteriori informazioni sul caso, si può consultare il sito su internet www.ivanliggi.com.

© asaps.it


Da “Il Corriere Romagna” 
Lunedì, 30 Gennaio 2006
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