(ASAPS) PERUGIA – Si terranno giovedì mattina alle 11, nella chiesa di Cristo Risorto a Umbertide, i solenni funerali di Donato Fezzuoglio, il giovane carabiniere scelto ucciso dai rapinatori della filiale del Monte dei Paschi che hanno sparato all’impazzata dopo essere stati intercettati dalla pattuglia di cui faceva parte. La cerimonia sarà officiata dal parroco, don Luigi Rubini e dal vescovo di Gubbio e Umbertide, monsignor Mario Ceccobelli. In attesa delle esequie di Stato sarà allestita una camera ardente a partire dalle 9 di questa mattina (1 febbraio) nella basilica di San Pietro, a poca distanza dalla caserma del comando regionale dell’Arma, che sorge all’interno di una millenaria abbazia benedettina. Al momento di redigere questa notizia, non è ancora stato comunicato se la salma dello sfortunato ed eroico collega sarà tumulata al proprio paese di origine, Bella, in Basilicata, o ad Umbertide, la città in cui si era trasferito per lavoro e dove aveva conosciuto la propria moglie, con cui appena 6 mei fa aveva avuto una bambina. Proseguono intanto a largo raggio le ricerche dei 4 assassini, per ora senza alcun esito. (ASAPS) CARABINIERE UCCISO: RICORDO SACERDOTE CHE HA CELEBRATO NOZZE (ANSA) - POTENZA, 31 GEN – “Era il mio primo matrimonio. Ero arrivato a Bella da qualche mese e quella di Donato Fezzuoglio era la mia prima celebrazione matrimoniale. Ricordo che il ragazzo era molto emozionato, anche più della futura moglie. Fu una cerimonia stupenda”: don Carmine Lamonea ha ricordato così il matrimonio di Donato Fezzuoglio, il carabiniere ucciso ieri in Umbria, celebrato il 15 maggio del 2004 nella chiesa della Madonna del Carmine, a Bella (Potenza). Don Carmine è responsabile della Vicaria di Santo Spirito a Potenza dallo scorso dicembre, ma nel 2003 era arrivato nel piccolo centro del Potentino come viceparroco. Conobbe Donato in occasione delle prove della celebrazione: “Mi diede subito l’impressione di un ragazzo meraviglioso – ha spiegato il parroco – una persona che teneva al matrimonio, e soprattutto alla costruzione di qualcosa di importante con la futura moglie”. La tradizione suggerisce che il matrimonio sia celebrato nel paese di origine della sposa, ma Donato scelse Bella per le sue nozze: “Forse perché era molto legato alla sua famiglia – secondo don Carmine – ai suoi amici e alla sua terra”. (ANSA).
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