Berna, 29 gen.- (Adnkronos) - Il ’’road pricing’’, una sorta di pedaggio stradale, e’ attuabile in Svizzera, perlomeno sul piano tecnico. E’ quanto emerge da uno studio condotto congiuntamente dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) e dall’Associazione svizzera degli ingegneri del traffico (Svi). I due enti affermano che l’ipotesi, ’’se presentata in veste adeguata’’, riscuoterebbe consensi a livello politico. Ma e’ polemica sulla sua ipotesi di attuazione. Il Touring Club Svizero accusa infatti Berna di creare inutile confusione. Lo studio, presentato questa settimana, si concentra su modelli applicabili per le autostrade e per le regioni urbane. Sulla base di esempi fittizi sono state elaborate quattro diverse varianti di attuazione. La prima, il cosiddetto ’’pricing legato ad un’opera’’, e’ quella di riscuotere una tassa di transito per una determinata opera stradale: potrebbe ad esempio essere applicata alla galleria del San Gottardo. Il secondo esempio e’ quello della creazione di corsie speciali soggette a tassa per evitare code e ingorghi in tratti autostradali trafficati (’’value pricing’’), applicabile ad esempio al troncone Augst-Basilea. Il ’’pricing per zone’’, nell’agglomerato urbano di Zurigo, comporterebbe la suddivisione della citta’ in singole zone soggette a tassa. L’ultima variante e’ quella del ’’pricing di rete’’, ovvero l’introduzione, su tutto il territorio nazionale, di una tassa commisurata ai chilometri percorsi per le automobili. Per l’Ufficio federale delle strade e per gli ingegneri elvetici, a medio e lungo termine il ’’road pricing’’ costituisce ’’un approccio interessante e promettente’’, che consente di gestire i flussi di traffico secondo il principio di causalita’. Chiaramente, sottolineano l’Ustra e lo Svi, le modalita’ di attuazione di un tale sistema dipendono fortemente dalle tecnologie impiegate. Il Touring club svizzero ha immediatamente reagito alla pubblicazione dello studio, affermando che i modelli presentati dall’USTRA ’’non dicono nulla di nuovo’’. Da un punto di vista tecnico, ha sottolineato il Toring Club elvetico, la riscossione elettronica delle tasse e’ da tempo fattibile. Cio’ che preoccupa e’ la ’’dubbia’’ strategia di Berna in materia: il Touring Club chiede quindi alla Confederazione di varare una politica chiara, con priorita’ ben definite. Attualmente, mentre il parlamento e’ alla ricerca di soluzioni per creare il fondo per il traffico negli agglomerati urbani e per la rete delle strade nazionali, e’ assolutamente ’’controproducente’’ rilanciare la discussione sul ’’road pricing’’. Il traffico motorizzato privato, sottolinea il Touring Club, copre gia’ i propri costi nell’ambito del sistema di finanziamento in vigore. | |
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