Giovedì 26 Dicembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 17/02/2006

IL NOSTRO OMAGGIO A DONATO CARABINIERE CADUTO IN SERVIZIO SOTTO IL TIRO INCROCIATO DI UN NEMICO SOLO PER ORA SENZA FACCIA.

I messaggi di tanti colleghi delle varie forze di polizia sul sito Asaps, quasi un modo per sfogarsi, consolarsi, cercarsi. La vera ricompensa è la riconoscenza e l’affetto della gente, quella modesta, quella onesta.

In verità questi messaggi non sono solo diretti a Donato alla sua giovane moglie, al suo bambino, ma anche a tutte le divise che cercano fra loro stesse di sfogarsi, quasi consolarsi, per un lavoro spesso duro, qualche volta ingrato, raramente generoso, ma sempre entusiasmante per chi crede nella propria uniforme, per chi sa che quel servizio è per i cittadini di questo Stato, non per i politici che erano assenti al funerale.

Fa bene sapere che la gente, quella modesta, quella onesta, ti guarda con ammirazione, quella è la vera ricompensa, non quei poco più di 1.000 euro al mese.

Donato bastava guardarlo come portava la sua divisa, per capire di che stoffa era fatto, prima di tutto proprio lui. Alla famiglia rimane l’orgoglio di averlo avuto e l’amore per lui, ai colleghi l’onore di portare la stessa divisa, a tutti gli operatori in uniforme l’obbligo morale di prendere quegli uomini (uomini?), non per consumare vendette, ma per festeggiare i fasti della giustizia, per eliminare un rischio feroce nella società (chi spara alla schiena di un Carabiniere è soggetto di grandissimo pericolo). Al piccolo bimbo di Donato, di cui non conosciamo il nome, rimarrà solo l’orgoglio di portare il cognome di suo Padre: Fezzuoglio, caduto in servizio, nell’adempimento del dovere. Non importa se molti non hanno meritato il suo sacrificio. Importa che il suo sacrificio non sia stato vano. E’ l’ultima lezione di Donato. Facciamone tesoro.

GB

 

***

Come Asaps non potevamo fare molto per ricordare questo giovane Carabiniere. Questo spazio è il nostro omaggio a Donato e a tutti i caduti delle forze dell’ordine, troppo spesso dimenticati. Non dai colleghi. Non da noi.

Venerdì, 17 Febbraio 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK