Articoli 08/08/2023

Di Siegfried Stohr *
LA TELEMETRIA STRUMENTO EFFICACE ANCHE PER “CAPIRE” LE RESPONSABILITA’ DELL’INCIDENTE

Foto di repertorio dalla rete

La telemetria è stata introdotta nelle competizioni sia per sapere cosa avviene in ogni istante di guida che per monitorare ogni comportamento del pilota. In Formula Uno oggi è possibile anche intervenire sui parametri dell’auto direttamente dai box. Ma le nostre automobili non sono poi così diverse.

Ogni auto ha diverse porte d’accesso ai dati fra queste la più famosa è l’OBD (On Board Diagnostic).
Collegandosi a questo ingresso è possibile sapere diverse cose sull’auto, ma non tutte. Infatti le case automobilistiche proteggono l’accesso a dati che ritengono “sensibili” a tutela sia della loro tecnologia che della “privacy” del loro cliente.

La notizia che a due mesi dalla morte di Manuel Proietti, il bambino di 5 anni ucciso a Casal Polacco a Roma in una incidente da un’auto che procedeva ad alta velocità dove un gruppo di youtuber stava, secondo loro, facendo dei record, i tecnici della Lamborghini sono stati chiamati ad analizzare i dati custoditi dall’auto, questo non fa che confermare tutto ciò.

Faccio un esempio semplice. Il tergicristallo deve regolare la sua velocità sia in base alla pioggia che in base alla velocità. Quindi il dato della velocità arriva al sistema cibernetico che lo comanda.

In un incidente stradale fra due veicoli, acquisire il dato della velocità direttamente dai veicoli coinvolti farebbe risparmiare molto tempo in perizie e sarebbe chiarificatore rispetto alle responsabilità.
Ma appunto bisogna saperli estrarre dalla centralina, cosa non difficile ma che ovviamente, in giudizio, richiede un accesso certificato e autorevole.
Quella che un tempo veniva installata sulle auto da alcune assicurazioni e definita “scatola nera”, in realtà c’è già.

* Già pilota di Formula 1
e Amministratore delegato di Guidare Pilotare