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Pirateria 07/02/2006

PIRATI DELLA STRADA, SETTIMANA DI PASSIONE. UCCIDONO, TRAVOLGONO E FUGGONO. SPESSO UBRIACHI, SEMPRE AL VOLANTE.

Pirati della strada: qualcuno ci fa anche il videogame.

(ASAPS) – I Pirati? Sono tornati, dopo un periodo di relativa calma e l’osservatorio Asaps sulla pirateria ricomincia ad immagazzinare dati: cominciamo dall’ultimo episodio in ordine di tempo. A Palermo un ragazzino di 16 anni ha rubato ieri (6 febbraio) l’auto dell’ignara nonna dal garage di casa ed ha cominciato a scorrazzare sulle strade del capoluogo siciliano, provocando un serio incidente e fuggendo subito dopo. Quando è tornato a casa ha dapprima cercato di nascondere la verità e poi ha dovuto confessare incalzato dai genitori: il padre lo ha accompagnato presso i carabinieri di Partitico, che lo hanno denunciato per omissione di soccorso a seguito di incidente stradale alla procura dei Minori di Palermo. Le due donne ferite nell’incidente provocato dal giovanotto non corrono pericolo di vita. Sono invece scattate le manette ai polsi di un marocchino di 24 anni che a Como si è messo alla guida (6 febbraio) di un’auto rubata sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Guidava come un pazzo ed alla fine ha sorpassato una fila di macchine trovandosi contromano, centrandone un’altra che stava sopraggiungendo. A bordo di quest’ultima c’era una donna svizzera di 43 anni che non ha potuto fare niente per evitare un impatto che si è rivelato tremendo e che le ha provocato terribili fratture ad entrambe le gambe, dai piedi fino al femore. Il pirata, che ovviamente è uscito illeso dall’incidente, è subito scappato. Un poliziotto della mobile, che si trovava libero dal servizio, lo ha inseguito a piedi ed è riuscito a bloccarlo: quando l’agente si è qualificato ne è seguita una lotta furibonda, al termine della quale è finita anche la libertà del pirata: è stato arrestato con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, ricettazione, con le aggravanti di avere commesso i fatti sotto l’influsso di sostanze stupefacenti, e ovviamente per omissione di soccorso a seguito di sinistro. A Vimercate in Brianza (MI) i carabinieri cercano di identificare chi abbia investito una donna di 50 anni, all’interno del centro cittadino, dove era in vigore il blocco del traffico. L’auto, dopo averla travolta sulle strisce, è subito fuggita. I militari non hanno rilevato nemmeno una traccia di frenata, il che – secondo le agenzie di stampa – “renderebbe ancor più incomprensibile l’incidente visto che, a causa del blocco della circolazione, la strada era praticamente deserta”. Una possibile spiegazione la forniamo noi: probabilmente l’uccisore era ubriaco, o drogato. La donna è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Lecco dove è ricoverata in fin di vita. Più gravi invece le conseguenze di un altro investimento, avvenuto a Mantova (5 febbraio) e che ha provocato la morte di un’anziana 74enne, che in sella alla propria bici stava andando al cimitero. La caccia al pirata è in atto: un testimone, che ha assistito alla scena, ha fornito alcuni elementi e il conducente dell’auto bianca - questo dovrebbe essere il colore - potrebbe avere le ore contate. La bicicletta, secondo le prime ricostruzioni, è stata investita a velocità elevatissima e la donna sbalzata in aria per una cinquantina di metri. È stata soccorsa, ma dopo una notte di rianimazione è spirata. Analogo l’epilogo di un altro atto di pirateria, che non esitiamo a definire efferato, avvenuto il 4 febbraio a Torino, dove un romeno di 30 anni, tanto per cambiare ubriaco, ha investito e ucciso un motociclista di 70 anni. Il killer – scusateci se lo chiamiamo così – è subito scappato ma una pattuglia di Carabinieri, messa sulle sue tracce da un testimone, lo ha rintracciato e dopo un inseguimento è riuscita a bloccarlo. Ora si trova in carcere alla Vallette, dove risponderà di omicidio colposo e omissione di soccorso. (ASAPS)


Martedì, 07 Febbraio 2006
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