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Francia: si riaprono 238 “stazioni” e nuovi 3.500 uffici periferici della Gendarmeria

E per dare la notizia, Macron imbraccia un radar: è il segnale che la sicurezza stradale è al primo posto. E in Italia? Si sono chiusi decine di Distaccamenti e reparti

(ASAPS) PARIGI, 2 ottobre 2023 – Se in Italia le forze di polizia (e non solo) battono in ritirata, i cugini d’Oltralpe rafforzano la prima linea della sicurezza interna con l’apertura di 238 nuove “brigate” della Gendermeria Nazionale (i nostri Carabinieri) e di ulteriori 3.500 uffici distaccati, normalmente composti da almeno sette effettivi: l’annuncio arriva direttamente dal presidente francese Emmanuel Macron, a margine di una visita nel dipartimento della Lot e Garonna ieri, nel corso di un’intervista rilasciata a France 3 e rilanciata in serata dal quotidiano Le Figaro. “Per vent'anni abbiamo disinvestito. Abbiamo chiuso le brigate e abbiamo disinvestito nella giustizia", ha detto il presidente, spiegando che il nuovo progetto per la sicurezza interna comporterà un investimento da 15 miliardi di euro, tra infrastrutture logistiche e umane, con l’assunzione a breve di 8.000 pubblici ufficiale, 3.500 dei quali destinati all’arruolamento nella Benemerita, personale che andrà subito in forza sulle strade con la previsione di raddoppiare (RADDOPPIARE!) gli attuali organici nel prossimo decennio: il piano è già operativo, essendo scattato quest’anno nell’ambito della Legge di orientamento e programmazione del ministero dell’Interno, norma che cadenza e fissa le operazioni da qui al 2027.

Si tratta di un avvenimento storico perché inverte completamente la tendenza di una nazione che, al pari dell’Italia, aveva chiuso oltre 500 brigate della Gendarmeria (l’equivalente delle nostre Stazioni dell’Arma) tra il 2007 e il 2016: ognuno di questi uffici effettua servizi di vigilanza stradale proprio come la nostra Specialità.

Prima di rilasciare l’intervista, il presidente è andato in pattuglia con i gendarmi della “stradale” e ha anche accertato un eccesso di velocità imbracciando un radar portatile.

Ora: al di là del contesto in cui l’intervista è stata rilasciata, è fuor di dubbio che Macron (all’Eliseo dal 2017), abbia iniziato questo percorso ormai da tempo. I suoi predecessori, da Chirac in poi, hanno prestato sempre molta attenzione alla sicurezza, in particolare a quella stradale, ma nessuno aveva interrotto la politica di tagli al comparto, puntando tutto sulla mera prevenzione in termini di campagne. Adesso la tendenza è invertita anche nei fatti, rendendo impietoso il paragone con il nostro paese, in cui gli agenti della Polizia di Stato vengono formati con programmi ridotti, i corsi di aggiornamento e di progressione in carriera sono tutti in modalità “DAD” (ricordate? La didattica a distanza!), con diapositive visionate nella cucina di casa anziché negli istituti di istruzione. Immaginate? Tecniche di autodifesa online!!! Perfino i nuovi ispettori: quelli attualmente frequentatori del corso riservato agli interni si preparano a casa, guardando slides automatiche per due mesi: una volta i corsi interni avevano una durata di 6-9 mesi, in istituto.

Dunque, mentre in Francia i prefetti cercano edifici in cui dislocare i nuovi uffici della Gendarmeria, in Italia ci teniamo Stazioni con due o tre carabinieri a tenere salda la posizione, con l’assurdo che in alcune località vi sono ancora molte caserme “aperte” nel raggio di pochi chilometri fra loro ma con organici così scarsi dal poter essere operative per poche ore al giorno o, addirittura, con stazioni della disciolta Forestale (oggi passate all’Arma) a pochi metri dal reparto ordinario, quando non addirittura attigue. Abbiamo assistito (ASAPS lo ha strillato fino allo sfinimento!) alla chiusura di decine di Distaccamenti della Polizia Stradale ed al progressivo taglio degli organici della Specialità, con effetti ben visibili e noti sulla (in)sicurezza stradale, a tutto vantaggio (anche e soprattutto economico) dei Reparti Mobili o di altre specialità, Polfer e Reparti prevenzione crimine; le questure vivono giornate infernali dal lunedì al sabato per riuscire a gestire immigrazione, passaporti, amministrativa e armi. 

Insomma, siamo assolutamente inadeguati per non dire peggio  e i risultati, effettivamente, noi li vediamo e li raccontiamo da tempo. 

Tra i “fratelli d’Italia” (quelli dell’inno di Mameli eh…) e “les enfants de la patrie” (quelli della Marsigliese) c’è davvero una bella differenza… (ASAPS)

Desolatamente

 

Giordano Biserni e Lorenzo Borselli


Mentre in Italia chiudiamo i Distaccamenti della Polizia Stradale in Francia ne hanno aperti 238 e anche 3.500 uffici distaccati. Da farsi prendere da una crisi di pianto...
Qui vi spieghiamo tutto, punto per punto, perché stiamo perdendo la partita sulla sicurezza stradale e non solo quella. (ASAPS)


 


 

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Martedì, 03 Ottobre 2023
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