Lunedì 23 Dicembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 12/10/2023

Francesco Valdiserri, le motivazioni della condanna di Chiara Silvestri: “Non fu fatalità, responsabilità grave”
da repubblica.it

Il giudice sull'incidente del 20 ottobre 2022: “Valgono le aggravanti. Nelle condizioni fisiche in cui si trovava è stato un gesto contro la comunità e anche contro sé stessa”

 

Nessuno può morire per essersi trovato «nel punto sbagliato al momento sbagliato, soprattutto se quel “momento” è passeggiare con un amico di notte, su un marciapiede». Il giudice Valerio Savio lo scrive chiaramente, quando spiega le ragioni che lo hanno portato a condannare a 5 anni di carcere Chiara Silvestri, la ragazza che il 20 ottobre del 2022 era al volante della Suzuki Swift che ha travolto e ucciso il 18enne Francesco Valdiserri.

 

I fatti accaduti quella sera, in via Cristoforo Colombo, non sono frutto di una fatalità, ma di una responsabilità ben precisa di una ragazza risultata positiva ai cannabinoidi e all’alcol. Una responsabilità «grave e strutturata», la definisce il giudice ricordando che nei giorni precedenti all’incidente la ragazza aveva assunto «cocaina, ecstasy e cannabinoidi».

 

Il 20 ottobre del 2022 Chiara Silvestri ha creato i presupposti perché quel sinistro avvenisse. Guidare in quelle condizioni è « un gesto contro la comunità e anche contro se stessa», dicono gli atti riportati dal Corriere Della Sera.

 

 

Chiara Silvestri «si mette al volante, le sue condizioni fisiche, la sua sostanziale inesperienza alla guida le imporrebbero una guida estremamente prudente e così le condizioni della sua autovettura: guida infatti un’auto che ha i suoi anni e ha percorso 250mila chilometri e, che nei giorni precedenti, ancora il giorno prima (è lei a riferirlo con grande onestà riscontrata dall’amico) “era slittata” con accensione della spia che segnala lo slittamento delle ruote...». Ma non presta attenzione a tutto ciò. Continua la sua marcia anche dopo aver sbandato in curva. È stordita e guida. Ha bevuto e guida. Poi si ferma, quando all’altezza dell’incrocio con via Giustiniano Imperatore sale sul marciapiede, abbatte un alberello, un cartello stradale, una colonnina dei sottoservizi, piega un lampione e poi travolge Valdiserri. Non è stata una fatalità, ma «una responsabilità esclusiva»

 

 

da repubblica.it


Nessuno può morire per essersi trovato «nel punto sbagliato al momento sbagliato, soprattutto se quel “momento” è passeggiare con un amico di notte, su un marciapiede». Il giudice Valerio Savio lo scrive chiaramente, quando spiega le ragioni che lo hanno portato a condannare a 5 anni di carcere Chiara Silvestri, la ragazza che il 20 ottobre del 2022 era al volante della Suzuki Swift che ha travolto e ucciso il 18enne Francesco Valdiserri.


 

 

 

 

SOSTIENI LA RACCOLTA DATI DELL'OSSERVATORIO ASAPS PER LA SICUREZZA STRADALE,
SOSTIENI LA VOCE LIBERA DELL'INFORMAZIONE SULLA SINISTROSITA' SULLE STRADE
CON LA TUA DONAZIONE ALL’ASSOCIAZIONE

 

 

Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram

 

Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook

 

Clicca qui per seguire la nostra pagina Instagram

Giovedì, 12 Ottobre 2023
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK