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Misurina, l’ASAPS ai test di Assogomma e Federpneus - "Inverno in sicurezza" - Pneumatici sotto controllo.

PNEUMATICI INVERNALI? UNA SOLUZIONE IDEALE PER LA SICUREZZA. VI SPIEGHIAMO PERCHÉ.

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Il logo della manifestazione


(ASAPS) CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) – Le parola d’ordine sono tre: “sentire”, “provare” e “comparare”. Quasi una filosofia alla San Tommaso, se ci passate il paragone. Stiamo parlando dell’iniziativa “Inverno in sicurezza”, voluta con determinazione da ASSOGOMMA e da FEDERPNEUS nell’ambito del progetto “Pneumatici sotto controllo” mirato in questo caso al miglior utilizzo possibile dei pneumatici in funzione della sicurezza stradale. Patrocinata dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con la collaborazione della Polizia Stradale, di Autostrade per l’Italia, della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e dell’ACI, oltre che dell’AISCAT, l’idea ha trovato applicazione a Misurina, nella gelatissima ma sempre splendida cornice panoramica offerta dalle Dolomiti venete. Il tutto consisteva nella prova pratica di conduzione di veicoli equipaggiati con gomme di varia natura e, vista la presenza di test su piste innevate, con catene. 

La filosofia del test

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Il l montaggio di un ragno "in corsia di emergenza"


Un manipolo di piloti professionisti, messi a disposizione dalla scuola di guida sicura “Sandro Munari”, ha lavorato fianco a fianco con giornalisti, dirigenti compartimentali della Polizia Stradale provenienti da tutta Italia e con noi dell’ASAPS, ai quali sono state rinfrescate le tecniche di guida in condizioni spesso proibitive come quelle invernali e che poi ha fatto loro impugnare il volante di vetture equipaggiate con pneumatici invernali ed estivi (di tutte le marche), fino ad arrivare alle catene da neve o dispositivi similari (tutti comunque omologati).
Il fine era quello di portare un contributo di conoscenza in fondo semplice, ma sul quale si tende troppo spesso a glissare: il ruolo del pneumatico nella sicurezza della circolazione.
È stata anche l’occasione per ribadire l’equivalenza giuridica tra pneumatici invernali e catene montate su pneumatici estivi, fugando con l’analisi dell’articolo 122 comma 8 del regolamento esecutivo al codice della strada, i dubbi che quel segnale d’obbligo su sfondo blu che riproduce l’effige di una gomma incatenata continua a creare.
La giornata si è articolata in 5 differenti prove, in ognuna delle quali tutti i partecipanti sono divenuti piloti per mettere in pratica le indicazioni degli istruttori.

I test

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I piloti affrontano una curva innevata in velocità


Il primo test, effettuato su Mercedes Classe A – con trazione anteriore – e su Mercedes Classe E – a trazione posteriore – prevedeva esperimenti di trazione, frenata ed evitamento di ostacoli su fondo innevato. La pista di prova era completamente innevata e la differenza tra le diverse gommature è stata subito evidente. I veicoli che montavano le quattro “termiche” hanno mostrato un comportamento estremamente simile a quello su fondo stradale asciutto, mantenendo nelle frenate in curva e nel cambio di direzione con ostacolo una tenuta sicura. Quando il veicolo testato era quello equipaggiato con pneumatici estivi, l’effetto è stato invece quello di una specie di giostra, così difficile da mantenere in assetto che l’unica possibilità di restare in carreggiata (nemmeno in corsia) è stato tenere la velocità più bassa possibile. La grande sorpresa è stata invece lo scarsissimo controllo di veicoli con catene da neve montate sull’asse di trazione: eccezionali nella partenza e nell’aggressione di variazioni altimetriche ascendenti, ma assolutamente problematiche nella marcia fluida e nelle azioni di sterzo. La seconda prova era invece dedicata alla salita e discesa su neve e ghiaccio, affrontata con due SUV Mercedes ML. Qui si è sfatato il mito della trazione integrale: o meglio, è caduta la certezza che le 4 ruote motrici siano di per sé sufficienti ad affrontare una crisi meteo di tipo nevoso (ma potremmo aggiungere condizioni limite in generale, come fondo bagnato e fangoso). Infatti, affrontare il percorso nevoso, disseminato di lastre di ghiaccio, ha dato l’impressione ai tester di essere in barca: veicolo in balia degli eventi, assoluta mancanza di grip in frenata ed in accelerazione. Insomma, come un kayak in un torrente limaccioso. Quando le “calzature” sono divenute idonee, invece, il veicolo è rimasto incollato al terreno ed anche nei punti in cui gli istruttori sollecitavano ai discenti velocità più alte e frenate improvvise, il bestione non ha più dato il minimo segno di volersi imbizzarrire: assolutamente istruttivo.
Un percorso misto tra neve ed asfalto è stato invece teatro della terza prova: al volante di due Mercedes Classe A è stata provata la guida con gomme invernali ed estive incatenate. Reduci dai primi volteggi sul ghiaccio, le “cavie” hanno rilevato la differenza di rumorosità nel rotolamento tra il pneumatico detto “da neve” e le catene montate sull’asse di trazione, quello anteriore. Nei tornanti affrontati con i dispositivi supplementari di aderenza (le catene appunto) gli effetti sul retrotreno si sono fatti sentire e anche le frenate improvvise – nonostante l’ABS – si sono allungate enormemente.
Il quarto esercizio ci è piaciuto moltissimo, perché prevedeva la simulazione di montaggio e smontaggio di catene in corsia di emergenza: praticamente siamo stati tutti “investiti”, nonostante i tempi tutto sommato ridotti impiegati in tale operazione. Un quinto test ci ha portati a spasso in un anello montano di 18 chilometri, di cui metà fatti con gomme invernali e la rimanente parte con gomme “summer”. Nessuna differenza di rumorosità nel rotolamento.

Conclusioni.

Ognuno faccia le proprie valutazioni sul fronte degli oneri economici derivanti dalla scelta di usare pneumatici diversi per ogni stagione: certo è che se le catene restano una soluzione d’emergenza, nessuno di noi si sognerebbe di passeggiare nella neve con delle ciabatte infradito: oltre al freddo, rischieremmo continuamente di cadere.
La differenza che abbiamo sperimentato è stata proprio questa, una grande presa e senso di sicurezza con gli invernali. Tra le altre cose, tenere a riposo i pneumatici estivi durante i mesi rigidi avrebbe il vantaggio di risparmiarne le caratteristiche ai periodi più adatti, e anche qui torna utile l’esempio delle scarpe: averne un paio in più ed alternarle consente di prolungare la vita ai due “treni”.
Con la differenza che sulla strada, allunga la vita a tutti.


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Martedì, 07 Febbraio 2006
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