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Sbirri Pikkiati 08/02/2006

Carabinieri e vigili presi a coltellate, investiti da auto in fuga o pestati da ubriachi - CONTINUA LA SEQUELA DI VIOLENZA ALLE DIVISE

Chiunque volesse segnalare esperienze proprie, può inviare una mail a sbirripikkiati@libero.it, indicando le proprie generalità ed un recapito telefonico (che serviranno per le verifiche).

(ASAPS) – Sono già numerosi, purtroppo, gli episodi esaminati a febbraio nell’ambito dell’attività dell’osservatorio Sbirri Pikkiati, istituito presso l’Asaps. Cominciamo la carrellata con Roma, dove una coppia di Carabinieri sono stati presi a coltellate da due giovani romeni fermati per un controllo a Porta Pia, proprio davanti all’ambasciata britannica. I militari avevano notato i due e considerando sospetto il loro atteggiamento sono entrati in azione: i delinquenti si sono dati alla fuga e quando i CC li hanno raggiunti hanno estratto due serramanico colpendoli: sebbene feriti – un carabiniere alla gola ed uno al braccio – i due tutori dell’ordine sono riusciti ad immobilizzarli e trattenerli in manette fino all’arrivo dei rinforzi. Entrambi sono stati poi ricoverati in ospedale, dove le loro ferite sono state suturate. Meno cruenta, ma assai simile nel dettaglio, la vicenda avvenuta a Firenze, dove una pattuglia della Polizia Municipale ha colto in flagranza di furto un giovane fiorentino di 30 anni: aveva appena rubato uno scooter e stava per andarsene dal parcheggio della stazione ferroviaria, dove aveva scelto l’Aprilia Scarabeo: ha tentato di fuggire e quando è stato preso ha ingaggiato una colluttazione con Vigili, ricorrendo anche ad un coltello. È stato arrestato, ma uno dei due agenti ha riportato ferite ad una coscia. Dal capoluogo toscano ad Umbertide (Perugia), dove alcuni giorni fa è stato ucciso il carabiniere Domenico Fezzuoglio mentre cercava di sventare una rapina: qui le forze di polizia hanno circondato l’intera regione e stanno lavorando senza sosta per catturare gli assassini. In un posto di blocco un albanese di 38 anni ha cercato di investire i militari che gli avevano dato l’alt, scappando. Un carabiniere ha sparato alla gomma dell’auto, risultata rubata, costringendo il fuggiasco alla resa: è stato arrestato per tentato omicidio e ricettazione. Nella vicina Perugia, invece, è stato un marocchino 20enne a scagliarsi contro i militari che lo avevano trovato positivo all’etilometro, costringendo i CC a dichiararlo in arresto. La Polizia è invece finita nel mirino di un mucchio selvaggio di esagitati a Napoli, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, dove alcune Volanti della Questura avevano istituito un servizio di controllo del territorio. Gli agenti sono stati spintonati e malmenati fino all’arrivo di rinforzi. Situazione critica anche in Sardegna, ad Olbia (Sassari), dove l’abitazione privata di un appuntato dei Carabinieri è stata fatta saltare in aria da una carica di esplosivo. L’uomo, in servizio investigativo al Nucleo Operativo, e la sua famiglia sono usciti incolumi da quello che gli inquirenti definiscono un atto intimidatorio e per smascherare i responsabili è stato istituito un gruppo misto tra Carabinieri e Polizia. La miccia di un marocchino di 28anni è stata invece accesa dal troppo alcol ingurgitato ed alla fine l’ordigno è esploso in un bar di Chiavari (Genova): qui l’ubriaco non aveva accettato di buon grado il rifiuto della barista di versargli ancora da bere. Prima ha inveito contro tutti, poi ha sfasciato una sedie ed infine ha scagliato un tavolino contro la vetrata, infrangendola. La Volante del commissariato è giunta sul posto e ne è nata una furibonda colluttazione, finita con l’arresto dell’uomo, clandestino e per niente deciso a farsi portare in carcere: ha infatti semidistrutto anche la caserma. A Venezia un altro ubriaco, stavolta australiano, aveva prima rubato una bicicletta e poi tentato di salire a tutti i costi sul vaporetto, portandosela dietro. Al divieto del personale in servizio sul natante ha risposto con violenza, tanto che il 113 ha inviato sul posto una pattuglia. Gli agenti hanno rimediato un paio di schiaffoni e anche la Stilo su cui cercavano di caricarlo ormai in manette per portarlo in ufficio ha avuto i cristalli infranti ed una portiera da cambiare. È finito in cella. Sono scattate le manette anche ai polsi di un marocchino di 24 anni che a Como si è messo alla guida (6 febbraio) di un’auto rubata sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Guidava come un pazzo ed alla fine ha sorpassato una fila di macchine trovandosi contromano, centrandone un’altra che stava sopraggiungendo. A bordo di quest’ultima c’era una donna svizzera di 43 anni che non ha potuto fare niente per evitare un impatto che si è rivelato tremendo e che le ha provocato terribili fratture ad entrambe le gambe, dai piedi fino al femore. Il pirata, che ovviamente è uscito illeso dall’incidente, è subito scappato. Un poliziotto della mobile, che si trovava libero dal servizio, lo ha inseguito a piedi ed è riuscito a bloccarlo: quando l’agente si è qualificato ne è seguita una lotta furibonda, al termine della quale è finita anche la libertà del pirata, arrestato. Infine l’episodio di Rovato (Brescia), dove un giovane lecchese di 26 anni ha dato in escandescenza all’interno di un locale. Per immobilizzarlo sono serviti ben 6 carabinieri, che si sono trovati davanti un folle, perdipiù esperto in arti marziali. Per farlo uscire di galera, ora, servirebbe un mago. Due considerazioni: innanzitutto il ruolo dell’alcol, al quale possiamo aggiungere quello delle droghe consumate in gran abbondanza. E poi, lo dobbiamo chiarire, tutti gli agenti coinvolti in queste operazioni sono puntualmente finiti in ospedale. Non aggiungiamo altro. Chiunque volesse segnalare esperienze proprie, può inviare una mail a sbirripikkiati@libero.it, indicando le proprie generalità ed un recapito telefonico (che serviranno per le verifiche). (ASAPS)

Mercoledì, 08 Febbraio 2006
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