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Pirateria 08/02/2006

PIRATI DELLA STRADA: NUOVA UCCISIONE A LATINA, MENTRE SI COSTITUISCE L’INVESTITORE DELLA DONNA DI VIMERCATE. ERA UBRIACO E NON RICORDA NULLA

“Pirata della Strada” – La Matita di Rob – matitarob.it

 
(ASAPS) – Nella cronaca di “tutti i pirati minuto per minuto” proposta ieri sul nostro sito (7 febbraio), avevamo raccontato come è morta una donna di Vimercate Brianza (MI), falciata sulle strisce da un’auto poi fuggita. I carabinieri, intervenuti per i rilievi e per le indagini, avevano sottolineato sul rapporto consegnato al magistrato che non era presente a terra alcun segno di frenata, il che aveva posto il problema di come avesse fatto l’investitore a non accorgersi che sulla sua strada c’era una persona. Abbiamo suggerito al lettore la nostra ipotesi, che cioè al volante dell’auto pirata vi fosse stato un ubriaco o un drogato. Non ci siamo sbagliati e infatti ai militari che stanno indagando si è costituito l’investitore, un
giovane di 24 anni che stava rientrando nella propria abitazione di Vimercate dopo una notte passata con gli amici in discoteca. Il ragazzo ha confessato che domenica mattina, quando è rientrato a casa, era completamente ubriaco e non si è accorto di nulla. Secondo la sua versione solo il pomeriggio, smaltita la sbornia, avrebbe visto la macchina ammaccata ed avrebbe collegato quei segni alle notizie rimbalzate sui telegiornali. Si sarebbe confidato con gli amici e poi avrebbe chiesto alla madre ignara di accompagnarlo in caserma. È stato denunciato a piede libero. La donna uccisa ha donato gli organi. È oggettivamente troppo comodo cavarsela così: fortunato lui, che non ricorda nulla e che nonostante tanta confusione in testa sia riuscito a ritrovare la strada di casa. Da Vimercate a Latina, dove una pattuglia della Guardia di Finanza in transito è capitata per caso sul luogo di un investimento mortale, provocato da un’auto poi fuggita. Sul posto sono giunti gli uomini della Polizia Stradale, che hanno cercato di ricostruire gli ultimi istanti di vita di un ragazzo che in bicicletta, di buon mattino, stava andando a lavorare. Si tratta di un indiano che si dirigeva verso Borgo Piave, in campagna e del quale non è stata ancora accertata l’identità. Si sa che aveva tra i 25 ed i 30 anni, di nazionalità indiana e che chi l’ha ucciso non ha frenato nemmeno dopo averlo travolto. Ha semplicemente tirato dritto e che lo ha ucciso due volte: sembra infatti che lo sfortunato giovane abbia agonizzato a lungo prima di morire solo sul ciglio della strada. Un gesto di vigliaccheria, di vergognosa ignavia. Ammesso che anche questo killer ricordi qualcosa. (ASAPS)


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Mercoledì, 08 Febbraio 2006
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