di Paolo Carretta*
Cose vecchie, nuova pena
L'Italia ha finalmente ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulle infrazioni relative ai beni culturali (in vigore dal 1/04/2022), che ha l’obbiettivo di contrastare la distruzione intenzionale, il danno e la tratta dei beni culturali, rafforzando la prevenzione e la repressione, rispetto ai reati riguardanti i beni culturali, agevolando, a riguardo, la cooperazione internazionale, giudiziaria e di polizia. Nuovi reati vengono previsti, tutti perseguibili d’ufficio, che possono riguardare, non solo i mezzi di trasporto aventi più di 75 anni, per cui esiste una specifica previsione e un inquadramento ex lege tra i beni culturali5, ma anche quelli meno risalenti, appartenenti a soggetti pubblici nonché a persone giuridiche private senza fine di lucro, compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentino interesse artistico, storico, o etnoantropologico per i quali sia intervenuta la verifica dell’interesse culturale (art. 10, c.1, d.lgs. n. 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio) e quindi un provvedimento della pubblica amministrazione...
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da il Centauro n. 260