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TOSCANA: ALCOL E DROGA UCCIDONO QUANTO UNA GUERRA: DAL 1991 AL 2003 448 MORTI “DA SABATO SERA”.

(ASAPS) FIRENZE – Ha il sapore di un triste bollettino di guerra il lungo elenco di giovani vittime stilato dal 1991 al 2003 pubblicato in questi giorni dall’assessorato regionale alla Sanità e presentato nel corso del convegno “Una notte da bere: i rischi del sabato sera”: nei 12 anni presi in esame sono stati censiti 17.503 sinistri con lesioni a persone, che hanno condotto al ricovero ospedaliero di 23.487 soggetti mentre le vittime sono state 448: il 42,8% di questi erano giovani, per i quali – nella fascia d’età tra i 10 ed i 40 anni – la morte violenta da trauma costituisce la prima causa di perdita di vita. In Toscana gli incidenti stradali sono causa di 1 trauma su 3. ma non è tutto: lo studio delle fasce orarie – quella che normalmente viene definita epidemiologia – ha consentito di rilevare che i sinistri delle notti del fine settimana sono i più gravi, soprattutto all’alba. Alla mole dei dati relativi alla sinistrosità, sono stati poi associati alcuni studi demoscopici effettuati nel 2005 tra popolazione più giovane, costituita in larga parete da studenti: più del 20% dei soggetti intervistati ha dichiarato di essersi messo alla guida in stato di ebbrezza alcolica. Per i soli maschi la percentuale sale a 30%. Il 15% ha poi ammesso anche di aver assunto sostanze stupefacenti. Sul fronte delle abitudini – rivelano i ricercatori dell’assessorato regionale – i giovani si sono avvicinati al cosiddetto modello anglosassone, consumatore di aperitivi e birra soprattutto nel weekend, lasciando al resto della settimana una condotta morigerata. In regione si torna a parlare del “capitano di serata”, una persona cioè che si impegna a riaccompagnare la propria comitiva di amici alle rispettive abitazioni e che per questo rinunci al bicchiere. Iniziativa lodevole, senz’altro, per la quale sarebbero previsti anche accordi coi gestori del locali, i quali si impegnerebbero a fare entrare gratis, secondo la formula “One for Driver”, l’astemio prescelto. La soluzione potrebbe portare benefici alla sicurezza stradale, ma di certo resterebbe alto il problema dell’uso di tali sostanze, che andrebbe contrastato in altro modo. Il presidente della Commissione Sanità Fabio Roggiolani dovrebbero essere anche incentivate la lotta a chi reclamizza illecitamente o incentiva il consumo di alcol, promuovendo magari cause di risarcimento danni nei confronti dei responsabili, “così come è stato fatto nei confronti delle multinazionali del fumo”, integrando le etichette con messaggi chiari circa la nocività degli effetti derivanti del bere. Il presidente – che ha partecipato nei giorni scorsi ad un’iniziativa trasversale comune a tutte le forze politiche – ha poi spiegato che chi rientra dalle discoteche della costa e delle città, dovrebbe poter usare bus o treni. Giusto: magari – aggiungiamo noi – non sarebbe d’aiuto tornare a vigilare le arterie con un numero sufficiente di pattuglie e soprattutto con tanti etilometri? (ASAPS)

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Giovedì, 09 Febbraio 2006
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