di Andrea Girella*
Movida, liti sul rumore e riforma Cartabia
Nella necessità di stare all’aperto per contrastare la diffusione dei contagi, i dehors di vari tipi di esercizi pubblici (bar, street food, locali e ristoranti) hanno ormai invaso piazze, strade e marciapiedi in modo permanente. Ma rimane, per chi abita nelle vicinanze (o ai piani superiori) di tali locali, il problema del rumore dipendente o connesso alla loro frequentazione (spesso fino a tarda ora). Situazione che nella stagione estiva si amplifica.
Quando si parla di liti per rumore, mentre sul piano civilistico la materia è disciplinata dall’art. 844 del c.c. (Immissioni), su quello penalistico la fattispecie incriminatrice di riferimento è l’art. 659 c.p. (Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) che, seppur rientrando fra le norme per cui è stata conferita al Governo una delega per la depenalizzazione (con L. 28.4.2014, n. 67), tuttavia fino alla emanazione dei decreti delegati continua a integrare un illecito penale in caso di sua violazione...
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da il Centuaro n. 260
Una puntuale istantanea sui fenomeni connessi alla Movida alla luce della riforma Cartabia. Un articolo di Andrea Girella Col. della Guardia di Finanza. Da il Centauro n. 260 (ASAPS)
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