(ASAPS) – Sono finiti in galera gli aggressori, ma ancora una volta solo la prontezza di riflessi e un tocco di fortuna hanno consentito che tutto si risolvesse senza conseguenze gravi. Soprattutto a Castelvetrano, nel trapanese, dove una gazzella dei carabinieri è stata centrata da un masso di scagliato da un cavalcavia da un 51enne del posto. Quando è stato bloccato ed arrestato l’uomo ha confessato che voleva vendicarsi colpendo un’auto della polizia, dopo che due agenti gli avevano ritirato la patente di guida eseguendo un provvedimento di sospensione emesso dalla Prefettura. Il delinquente aveva così deciso che la sua “licenza” valesse la vita di due persone: è finito in cella con l’accusa di tentato omicidio. Gravissimo anche l’altro episodio monitorato, avvenuto a Ventimiglia, al confine italo francese. Qui un camionista transalpino si è fermato all’autoporto in territorio italiano ed è entrato al ristorante. Cenando ha fatto abbondante scorta di alcolici ed ha cominciato subito a dare in escandescenze, prendendosela prima con i gestori, poi con gli avventori e infine con i carabinieri. Ma non è finita qui: i militari lo hanno caricato a forza su un’ambulanza e condotto – per le sue condizioni psicofisiche ormai precarie – in ospedale, dove ogni tentativo di ricondurlo alla ragione si è infranta come gran parte degli arredi sanitari. Come una furia ha aggredito infermieri e medici e poi, nuovamente contro i carabinieri, che alla fine lo hanno ammanettato e portato in carcere con l’accusa di resistenza, oltraggio e lesioni: militari e sanitari, infatti, sono rimasti tutti feriti. Brutto episodio anche a Battipaglia, in provincia di Salerno, dove un pregiudicato di 43 anni è stato arrestato al termine di un rocambolesco inseguimento da parte della Polizia Municipale nella centralissima via Mazzini. L’uomo, in stato di ebbrezza, era fuggito in sella al proprio scooter dopo aver forzato un blocco dei Caschi Bianchi. Nella fuga aveva seminato il panico sui marciapiedi e nelle isola pedonali. Sirene spiegate e altre pattuglie fino a quando ogni via di fuga è stata chiusa: come una furia, il delinquente ha preso a pugni i due vigili, uno dei quali in maniera seria, fino a quando un robusto paio di manette non lo ha messo in condizione di non nuocere. Il soggetto raggiunge così il proprio figlio 18enne, anche lui rinchiuso al carcere di Salerno: qualche giorno fa era stato arrestato dalla Polizia di Stato per aver aggredito alcuni agenti in occasione di scontri allo stadio. Chiunque volesse segnalare un episodio o chiedere chiarimenti in merito all’attività dell’osservatorio “Sbirri Pikkiati” può inviare una mail a sbirripikkiati@libero.it. (ASAPS) |
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