di Riccardo Matesic*
Se la moto riconosce il suo pilota
E gli parla…
Dieci anni fa l’istituto di ricerca austriaco AIT (Austrian Institute of Technology) ha iniziato lo studio di una moto strumentata con sensori e sistemi di acquisizione dati.
L’obiettivo era monitorare la qualità delle strade e individuarne i punti che creano pericoli per i mezzi a due ruote. È nato così il progetto MoProVe, che nel tempo però ha dimostrato potenzialità ben maggiori del previsto.
Ma andiamo con ordine.
L’AIT è un centro di ricerca il cui principale azionista (50,46%) è la Repubblica d’Austria, attraverso il Ministero per la Salvaguardia del Clima, l’Ambiente, Energia, Mobilità, Innovazione e Tecnologia. L’altro 49,54% è detenuto dalla Federazione austriaca delle industrie.
Per realizzare questo articolo ho intervistato Peter Saleh, Thematic Coordinator del gruppo di lavoro che si occupa di strade, di dati sulle loro condizioni e di sicurezza stradale...
da il Centauro n. 261
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