di Massimo Santucci*
Una capitale senza mobilità
Nel giro di pochi giorni sono tre i pedoni investiti e uccisi a Roma. Una vittima stava attraversando la strada nelle vicinanze del Teatro Marcello, a pochi passi dalla centralissima piazza Venezia.
Non si spegne il ricordo della tragica morte di Francesco Valdiserri, investito a 18 anni su un marciapiede della Cristoforo Colombo da una macchina guidata da una ragazza condannata poi per omicidio stradale.
Sono 48 le vittime investite dall’inizio dell’anno nell’area di Roma, 61 nel Lazio: un tragico primato a livello nazionale.
E ancora, la morte di un bimbo nella vettura guidata dalla mamma nel quartiere di Casal Palocco causata dalla scontro con un’altra auto nella quale alcuni giovani correvano ad alta velocità riprendendosi col cellulare.
Poi ciclisti, motociclisti, altri pedoni, incidenti continui in un contesto della mobilità romana che non riesce ad abbandonare l’auto privata, usata per qualsiasi spostamento, con un trasporto pubblico di fatto insufficiente e penalizzato...
da il Centauro n. 261
Quel problema mai risolto dei minimi parametri della mobilità a Roma. Un articolo di Massimo Santucci Giornalista pubblicista già direttore di Polizia Moderna. Da il Centauro n. 261. (ASAPS)
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