Angelica Hutter, l'investitrice di Santo Stefano di Cadore aggredisce le compagne di cella e le agenti: scatta il Tso
Si aggrava lo stato mentale di Angelica Hutter, la trentaduenne tedesca che il 6 luglio scorso alla guida della sua auto, travolse e uccise Mattia Antonello, che avrebbe compiuto 2 anni il 16 luglio, il padre Marco di 48 anni, e la nonna materna Maria Grazia Zuin, di 64 anni. La famiglia si trovava in vacanza a Santo Stefano di Cadore (Belluno).
Rinchiusa nel carcere femminile della Giudecca a Venezia, la Hutter vive un profondo stato depressivo e nei giorni scorsi ha aggredito le compagne di cella e il personale della polizia penitenziaria. Dopo alcune valutazioni, il personale medico ha deciso di sottoporla a un trattamento sanitario obbligatorio. Nella giornata di ieri scadevano i termini di custodia cautelare in carcere, quei sei mesi di detenzione preventiva che sono tuttavia stati prorogati perché nel frattempo il gip di Belluno ha disposto una perizia psichiatrica, come incidente probatorio. Le conclusioni della stessa verranno depositate il 12 marzo e prima di quella data sarà impossibile qualsiasi ipotesi di scarcerazione.
Il legale della parte offesa
Hutter al momento è accusata di omicidio volontario plurimo: «Dalla consulenza disposta a suo tempo dal pubblico ministero Simone Marcon — spiega l’avvocato della famiglia straziata, Riccardo Vizzi — era emerso che l’indagata era capace di intendere e volere. Hutter era stata sottoposta ad accertamenti psichiatrici che avevano dato un esito chiarissimo. Spetterà alla procura adesso valutare il da farsi. La situazione non ci preoccupa, ma vogliamo sottolineare come Hutter sia un soggetto pericoloso per la comunità. Deve rimanere in carcere, essere processata e condannata. Lo stato depressivo che vive ci può stare, perché ha distrutto un’intera famiglia».
Battaglia legale
Giuseppe Triolo, il legale della donna, sta valutando la strategia da utilizzare in sede processuale. Va, in ogni caso, considerato, che si punterà quasi certamente sull’incapacità di intendere e volere della trentaduenne tedesca di Deggendorf. E si annuncia un duro scontro legale. L’attuale situazione ha spinto l’accusa a rivolgersi al giudice per un accertamento definitivo. Solo allora si saprà anche quale contestazione verrà formulata dalla procura di Belluno contro Angelika Hutter.
Irrecuperabile! Pluriomicida e violenta. “Dopo alcune valutazioni, il personale medico ha deciso di sottoporla a un trattamento sanitario obbligatorio. Nella giornata di ieri scadevano i termini di custodia cautelare in carcere, quei sei mesi di detenzione preventiva che sono tuttavia stati prorogati perché nel frattempo il gip di Belluno ha disposto una perizia psichiatrica”. (ASAPS)
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