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Notizie brevi 13/02/2006

INCIDENTI STRADALI, LEGGE RIVOLUZIONARIA: AUMENTATE LE PENE PER OMICIDIO E LESIONI COLPOSE, ABBREVIATI I TEMPI PROCESSUALI. EPPURE, IL SÌ DEFINITIVO DEL SENATO PASSA IN SORDINA. LA SODDISFAZIONE DELLE VITTIME DELLA STRADA. E ANCHE LA NOSTRA

 

 


Foto galleria Repubblica


(ASAPS) ROMA – Sarà colpa di una delle campagne elettorali – quella cominciata ben prima dello scioglimento delle Camere – ma il silenzio con cui diventa esecutiva una vera e propria rivoluzione sulla strada ci lascia a dir poco esterrefatti. Comunque sia, è passata e questa è la cosa più importante. Si tratta dell’approvazione definitiva, in Senato, del DDL n° 3337, che aveva già avuto l’ok alla Camera lo scorso 9 marzo e che ora, per diventare esecutivo, attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tutto era nato nel 2001 dall’iniziativa dell’onorevole Francesco Carboni (DS), che nel corso di una lunga discussione, affrontata trasversalmente nelle commissione Giustizia in sede referente, ma anche in quelle degli Affari Costituzionali e del Bilancio, è alla fine approdata al voto finale, con il placet di gran parte delle forze politiche di maggioranza ed opposizione: questo ci fa piacere, e vuol dire che su certe questioni la trasversalità è ancora possibile. Ma di cosa si tratta, nel dettaglio? Nei giorni che seguiranno faremo il punto tecnico, nel senso che studieremo la legge nei suoi dettagli e forniremo una valutazione “professionale”, se ci concedete l’aggettivo. Sul fronte del processo civile e penale, sono state introdotte infatti, sanzioni più severe e una maggior rapidità per il risarcimento dei danni conseguenti da incidenti stradali. Infatti chi commette omicidio colposo rischia la sospensione della patente fino a 4 anni, chi provoca lesioni gravi o gravissime fino a 2 anni, mentre per la lesione colposa “semplice” fino a 3 mesi. Sono stati modificati anche gli articoli 589 (Omicidio Colposo) e 590 del Codice Penale (Lesioni Personali Colpose), non solo elevando le pene rispettive pene, ma stabilendo che i procedimenti penali e civili in materia di risarcimento del danno, seguano una trattazione identica a quella delle cause di lavoro: in sostanza un iter assai più breve. Per l’omicidio colposo erano previste condanne da 1 a 5 anni, mentre ora si andrà da un minimo di 2 al massimo di 5 anni. Nello stesso modo, coloro che provocano lesioni gravi rischieranno la reclusione da 3 mesi ad 1 anno (prima da 2 a 6 mesi), ed in caso di lesioni gravissime da 1 a 3 anni (prima invece si rischiava la reclusione da 6 mesi a 2 anni). Il DDL 3337 prevede anche, all’articolo 4, l’abbreviazione dei termini per le indagini preliminari e per la fissazione della data del giudizio, intervenendo così anche sul Codice di Procedura Penale. Importanti novità anche per i risarcimenti: d’ora in poi quando i primi sommari accertamenti evidenzino gravi elementi di responsabilità a carico della controparte, sarà possibile ottenere la liquidazione di una provvisionale, pari ad una percentuale variabile tra il 30 e il 50 per cento del danno complessivo: fino ad ora solo in caso di comprovata necessità questo “beneficio” era concesso dalla legge. Farà discutere anche l’articolo 6, che tratta gli “obblighi del condannato”: in caso di condanna, il giudice potrà disporre la sanzione amministrativa accessoria dei lavori di pubblica utilità. Attività non retribuita. Strano ma vero, è una delle leggi più dure in ambito europeo. Soddisfazione è stata espressa dall’Associazione italiana familiari vittime della strada. “Nel rilevare che tale DDL teneva conto anche della nostra precedente proposta di legge n. 866 – dice in un comunicato la presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – l’Associazione ringrazia tutte le forze politiche che, superando diverse comprensibili divergenze, hanno infine saputo accogliere in modo concorde le pressanti richieste di giustizia delle vittime e dei familiari, da noi avanzate attraverso comunicati alle alte cariche dello Stato, appelli al senso di responsabilità dei Senatori e sit-in pacifici dinanzi al Palazzo del Senato. Con soddisfazione constatiamo – conclude la Cassanitiche il prolungamento dei tempi delle Camere ha permesso di non vanificare il compimento di un lungo precedente lavoro rispondente alle attese delle vittime della strada e dei familiari. L’esito positivo del DDL 3337 rinsalda nell’Associazione, e per suo tramite nei cittadini che essa rappresenta, la fiducia nelle istituzioni” E l’Asaps, è ovviamente d’accordo. (ASAPS)


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Lunedì, 13 Febbraio 2006
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