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Notizie brevi 08/02/2024

Decreto autoscuole: ora è più facile diventare istruttori

Pronto il Decreto autoscuole: ora sarà più facile diventare istruttori e insegnanti di scuola guida. Ecco le principali novità

da sicurauto.it

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato il decreto autoscuole, o come l’ha chiamato qualcuno ‘salva autoscuole’, che nelle intenzioni dovrebbe semplificare l’abilitazione alla professione di istruttore di scuola guida e insegnante di scuola guida. Il testo del decreto non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma già si sa che rispetto all’attuale disciplina per poter accedere ai corsi di formazione che permettono il conseguimento del titolo basterà essere in possesso delle patenti di categoria B e CE.

COME SI DIVENTA ISTRUTTORE O INSEGNANTE DI SCUOLA GUIDA

Per diventare istruttore o insegnante di scuola guida bisogna rispettare i rigidi requisiti dettati dal decreto MIT n. 17 del 26/1/2011, successivamente modificato dal decreto MIT n. 30 dell’11/1/2014. Per la domanda di insegnante è sufficiente avere la patente B e il diploma di scuola superiore, mentre per la domanda di istruttore serve avere, oltre al diploma, una serie di patenti fino alla D. L’unica patente che non è obbligatoriamente richiesta è la A, quella delle moto, ma in tal caso non si può insegnare nel relativo corso. Per entrambe le specializzazioni occorre inoltre seguire un corso di formazione molto lungo, della durata di 145 ore di teoria per gli insegnanti e di 80 ore di teoria + 40 ore di pratica per gli istruttori.

Al termine della frequenza obbligatoria del corso è possibile sostenere l’esame che si articola in diverse prove e in sessioni diverse: si inizia con la prova a quiz (massimo 2 errori per due schede quiz da 40 domande), si prosegue per l’insegnante con il tema scritto, la simulazione di una lezione teorica e l’interrogazione orale su tutto il programma. L’istruttore deve invece sostenere, dopo i quiz, prima l’interrogazione orale e poi la simulazione di una lezione pratica sull’autovettura e sul mezzo pesante.

Questo percorso già abbastanza tortuoso di suo è reso ancor più difficoltoso dal fatto che se si viene bocciati a una prova, non si può proseguire con le altre. E nella malaugurata ipotesi che si venga bocciati alla prova finale si deve ripetere di nuovo tutto l’esame, incluse le prove già superate. L’esame così articolato può quindi durare anche parecchi mesi.

 

PERCHÉ LA NECESSITA DI UN DECRETO ‘SALVA – AUTOSCUOLE’

Le modifiche introdotte con il nuovo decreto Autoscuole dovrebbero aiutare a snellire le procedure, facilitando in qualche modo il conseguimento del titolo abilitativo di istruttore e insegnante di scuola guida. L’obiettivo è quello di risolvere la carenza sempre più ampia di personale, denunciata negli anni dalle associazioni di categoria. E va incontro anche alle difficoltà degli utenti per corsi ed esami (ovviamente se ci sono pochi istruttori i tempi degli esami per prendere la patente si allungano).

DECRETO AUTOSCUOLE 2024: LE NOVITÀ

Come detto, il testo integrale del decreto non è ancora disponibile, ma le novità principali sono già note grazie alle anticipazioni del portale patente.it. Eccole in dettaglio:

• verrà eliminato il requisito di possesso della patente D per l’aspirante istruttore, si arriverà al massimo alla CE;
• le due schede quiz saranno di 30 domande e non più 40
• verrà modificato il programma dei corsi di formazione, con l’introduzione di 5 ore dedicate ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e di 8 ore sul tachigrafo e ADR (di competenza dell’insegnante di teoria);

in caso di bocciatura in una singola prova, verranno tenute valide le prove d’esame precedenti superate con successo. il candidato avrà tempo 2 anni per terminare il corso.

I principali sindacati di categoria hanno appreso con favore i contenuti del decreto Autoscuole, affermando che porterà benefici al settore. “È da tempo che come associazione ci battiamo nel richiedere queste modifiche al fine di attualizzare lo stesso alle necessità del comparto”, ha affermato per esempio Paolo Colangelo di Confarca, “Con questo nuovo decreto sarà più facile accedere alla professione di istruttore di autoscuola, e inoltre andrà a tutelare anche la collettività che a noi si rivolge”.

da sicurauto.it

 

 


 

 

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Giovedì, 08 Febbraio 2024
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