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Travolse e uccise il 15enne Valentino Colia a Garbagnate, no al patteggiamento per Bogdan Pasca: “Ubriaco e senza patente, troppo pochi 4 anni”

Lo scorso 17 luglio il ragazzo era in bici con una amica quando il furgone li colpì, lei rimase gravemente ferita. La famiglia del ragazzo: “Un primo passo verso la giustizia”

Il giudice ha detto “no” al patteggiamento a quattro anni, per il quale era arrivato anche l’ok della procura, nei confronti di Bogdan Pasca, in carcere per omicidio stradale: lo scorso 17 luglio, a bordo di un furgone, ubriaco e senza una patente valida, travolse a Garbagnate Milanese una bici con due 15enni tra cui Valentino Colia, che morì per lo scontro, mentre una ragazza rimase gravemente ferita.

Troppo pochi quattro anni secondo la famiglia e gli amici di Valentino, che oggi si sono presentati in tribunale con delle magliette con il volto del ragazzo. Al patteggiamento si è opposto il legale della famiglia, Carlo Fontana. Il gip Luca Milani gli ha dato ragione. Servirà un’altra udienza per stabilire una pena congrua.

Troppe le aggravanti per l’avvocato Fontana, che non possono “pareggiare” le attenuanti. La pena inizialmente proposta “non è congrua, non è giusta. Non parliamo solo di guida in stato di ebbrezza ma una serie di circostanze infinite a carico dell’imputato: guida senza patente, aver commesso il fatto durante la sottoposizione all’affidamento in prova ai servizi sociali, ad oggi non vi è alcun risarcimento del danno, l’eccesso di velocità, le plurime recidive, perché più volte era stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza e senza patente, e lo stesso aveva indebitamente sottratto il mezzo sul quale viaggiava. I familiari di Valentino hanno sempre mostrato una grandissima dignità, chiedono una giustizia vera, congrua, che rispetti la memoria del figlio”.

Il papà di Valentino, Raffaele Colia, dice: “Un passo giusto verso la giustizia per Vale”. L’imputato in aula “ha dato delle scuse, niente di che. Ma la giustizia sta facendo il suo corso. Speriamo, confidiamo”. La mamma Emilia: “Il perdono? Mi spiace, sono un essere umano, una mamma con tanto dolore. Ci manca un figlio di quindici anni. Non può essere perdonato, forse magari nell’aldilà ma su questa terra no, non c’è perdono né sconto di pena mi spiace. Andiamo avanti”.

da repubblica.it


 

 

Patteggiamento. C'è chi dice no! (ASAPS)
"Al patteggiamento si è opposto il legale della famiglia, Carlo Fontana. Il gip Luca Milani gli ha dato ragione. Servirà un’altra udienza per stabilire una pena congrua."

 

 

 

 

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Mercoledì, 14 Febbraio 2024
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