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Morte Davide Rebellin: esce dal carcere Wolfgang Rieke, il camionista fuggito dopo averlo travolto e ucciso

In carcere a Vicenza da agosto 2023, dopo essersi consegnato alla giustizia italiana, Rieke ottiene i domiciliari, che sconterà nel Trevigiano: avrà l'obbligo di braccialetto elettronico. Richiesta di patteggiamento: si decide l'11 marzo

Wolfgang Rieke ottiene gli arresti domiciliari ed è pronto a lasciare il carcere Del Papa di Vicenza, dov'era fin qui detenuto. Filippo Lagrasta, giudice del tribunale di Vicenza, ha dato l’assenso all'alleggerimento della misura cautelare, come chiesto dai legali di Rieke, il camionista tedesco di 64 anni che, il 30 novembre 2022, su una rotatoria della regionale 11, nel Comune di Montebello Vicentino, ha travolto e ucciso l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin durante un allenamento. La reclusione di Rieke continuerà in una casa di Monastier, nel Trevigiano; dovrà però indossare il braccialetto elettronico. 

Non c'è pericolo di fuga e ha risarcito

Il camionista, da agosto 2023 ad oggi, è stato detenuto a Vicenza, dopo essersi consegnato alle autorità italiane. Dopo l'investimento era fuggito, riparando in patria. Il cambiamento della misura cautelare era stato presentato al giudice nella scorsa udienza dagli avvocati di Rieke,  Enrico Mario Ambrosetti e Andrea Nardin, che avevano sottolineato come non ci fosse pericolo di fuga/ripetizione del reato, dato che il loro assistito aveva già consegnato la patente di guida all’autorità giudiziaria. Gli avvocati avevano poi ribadito come l’imputato avesse provveduto a risarcire la famiglia della vittima con circa 825 mila euro.

La richiesta di patteggiamento

«Siamo soddisfatti della intervenuta modifica della misura con gli arresti domiciliari – dicono Ambrosetti e Nardin - e che finalmente il signor Rieke possa uscire dal carcere. Ricordo che a siamo di fronte a una persona che ha ammesso le proprie responsabilità e si è presentato spontaneamente alle autorità italiane per sostenere il processo». I difensori attendono risposta anche alla richiesta di  patteggiamento. In accordo con il pubblico ministero, Hans Roderich Blattner, è stata proposta una pena di 3 anni e 11 mesi. Una pena a cui l’avvocato Davide Picco, legale di parte civile della famiglia Rebellin, si era opposto. La decisione sarà comunicata l’11 marzo, data della prossima udienza.

da corrieredelveneto.corriere.it

 


 

 

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Lunedì, 26 Febbraio 2024
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