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Muore in un incidente Luca Falcon, il volontario che regalava protesi ai bimbi in Africa

Nel 2016 una tragedia gli aveva tolto una gamba. Con la sua associazione sempre in giro per il mondo in aiuto delle vittime di guerra. Il sogno: arrivare in moto a Città del Capo

Raccoglieva protesi usate per donarle ai bambini africani vittime delle guerre. Veronese, 35enne, si chiamava Luca Falcon e domenica 3 marzo stava attraversando l’Africa in moto quando è stato coinvolto in un incidente mortale. A condividere la notizia è stata la moglie Giulia Trabucco, con cui Falcone aveva fondato l’associazione no-profit Karma on the Road.

Scrive Trabucco sulla pagina Facebook dell’associazione: «Luca è morto in un incidente con un camion in Angola. La dinamica non è molto chiara, non ho ancora il referto della polizia. Lui era felice, inoltre mi hanno detto che è stato istantaneo, non si deve essere accorto di niente. Almeno sappiamo che si è spento facendo ciò che amava di più nella vita: viaggiare in moto».

L'incidente è avvenuto domenica, il giorno dopo il suo compleanno di Falcon, ma la conferma è arrivata solo la notte scorsa. I familiari sono in contatto con l'Ambasciata d'Italia in Angola per le operazioni di rimpatrio della salma.

L’incidente e la missione
I due avevano una missione comune: raccogliere donazioni di protesi usate o dismesse e regalarle alle persone amputate che vivono nei Paesi africani. Tutto è nato da un incidente stradale in cui Falcon stesso aveva perso una gamba. Era l’anno 2016 e proprio quell’esperienza lo aveva portato a fondare un'associazione che aiutasse persone che avevano subito le sue stesse conseguenze. «Nel 2016 c’era qualcosa da imparare e lo abbiamo fatto al 100%, senza lasciare niente di intentato, lavorando gratis per un futuro migliore per tanti – racconta la moglie Trabucco nel medesimo post su Facebook –. Il bene fatto rimane e sarò sempre orgogliosa di averlo fatto con lui».

Il viaggio in moto
«Oggi compio 35 anni e sono da solo in mezzo all'Africa a più di 15000km da casa, su una moto piena di fango e senza una gamba – aveva scritto Falcon sul profilo dell’associazione il giorno del suo compleanno –. Oggi sono tremendamente felice. Sono felice perché il successo è essere liberi o quantomeno essere liberi di essere se stessi».

Falcon aveva già attraversato alcuni Paesi africani ed era diretto a Città del Capo. «Raggiungerò il Sud-Africa, o morirò provandoci»

da lastampa.it


Un vero personaggio di grande generosità. "I due avevano una missione comune: raccogliere donazioni di protesi usate o dismesse e regalarle alle persone amputate che vivono nei Paesi africani. Tutto è nato da un incidente stradale in cui Falcon stesso aveva perso una gamba. Era l’anno 2016 e proprio quell’esperienza lo aveva portato a fondare un'associazione che aiutasse persone che avevano subito le sue stesse conseguenze." Giù il cappello. (ASAPS)

 


 

 

 

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Giovedì, 07 Marzo 2024
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