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Notizie brevi 12/03/2024

Codice della strada, il video appello dei familiari: «Riscriviamlo insieme e salviamo vite umane»

«Codice della strada» una lettera e un video inviati alla presidente Meloni con l’appello dei familiari delle vittime sulla strada: «Metta in pausa l’approvazione del nuovo codice, riscriviamolo insieme»
Un frame del video

>VIDEO

Sono storie di dolore e lutto personale che diventano impegno collettivo quelle dei familiari di vittime sulla strada che rivolgono un accorato appello alla presidente Giorgia Meloni per fermare l’approvazione della proposta di Codice della Strada voluta dal Ministro Salvini, che viene discussa e votata in queste ore alla Camera dei Deputati, e per riscrivere insieme gli articoli che ora vanno in direzione contraria di una maggiore sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada.

La richiesta è contenuta in un video inviato alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in cui Marco Scarponi, fratello di Michele Scarponi, investito e ucciso da una persona alla guida di un camion nell’aprile del 2017 a Filottrano (AN), Angela Bedoni, mamma di Lucia Pozzi, investita e uccisa da una persona alla guida di un suv la notte di Natale del 2004 a Melegnano (MI), Emanuela Bottardi, figlia di Anna, uccisa nel 2023 a Cremona a causa di una collisione stradale dove una persona alla guida di un suv ha centrato la sua automobile sorpassando in divieto prima di un incrocio.

Tutte queste storie di tragedie personali, che sono oltre 3.000 all’anno in Italia, hanno un elemento in comune: con una minore velocità dei mezzi a motore molte persone non sarebbero morte, eppure il nuovo codice peggiora notevolmente le condizioni di sicurezza stradale, rendendo più difficili i controlli, aprendo la strada all’innalzamento dei limiti di velocità, limitando pedonalità e ciclabilità.

Il video fa seguito all’appello (https://bit.ly/appellofamiliari) che tutte le 16 associazioni italiane di familiari di vittime sulla strada avevano diffuso appena un mese fa, dove - scrivevano - «ci raccomandiamo che i provvedimenti in discussione, come la riforma del codice della strada e il decreto ministeriale sugli autovelox, non depotenzino ma anzi rafforzino le possibilità di riduzione della velocita, i controlli elettronici sulla velocità e la distrazione, le zone a traffico limitato, i mezzi e gli interventi in favore della mobilità sostenibile». Appello che - però - non è ancora stato ascoltato dal Governo né dal Parlamento. «Ci siamo voluti rivolgere direttamente alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, quale massima rappresentante del Governo Italiano, perché avverta direttamente il rischio e la responsabilità della proposta di legge che il Parlamento sembra intenzionato a votare e perché intervenga direttamente. Chiediamo che la Presidente Meloni apra un tavolo di confronto tecnico dove - a partire dalle nostre storie - ci sia un unico criterio che guidi la riscrittura del Codice: la tutela della vita umana, l’unica cosa che ci guida nell’azione» dichiarano Stefano Guarneri (Presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus), Filippo Randi, presidente della Federazione Europea delle Vittime della Strada (https://fevr.org/) e Marco Scarponi (segretario generale della Fondazione Michele Scarponi). «Non solo il nuovo codice della strada - continuano Guarnieri, Randi e Scarponi - ma anche lo schema di Decreto Autovelox sembrano comporre un quadro dove l’interesse del Ministero dei Trasporti va in direzione contraria alla tutela della vita sulla strada e alla protezione degli utenti fragili: il tempo per intervenire c’è ancora, se la Presidente Meloni intende salvare vite umane».

da corriere.it

 

 


 

 

 

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Martedì, 12 Marzo 2024
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