Nuove norme sullo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni stradali in Europa
Fonte Consiglio Europeo
Mercoledì, i deputati hanno rafforzato la cooperazione tra gli Stati sulle infrazioni stradali transfrontaliere per prevenire la guida spericolata all'estero.
Le nuove norme sullo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni stradali connesse alla sicurezza stradale sono state adottate con 570 voti favorevoli, 36 voti contrari e 24 astensioni.
Con circa il 40% delle infrazioni stradali transfrontaliere attualmente impunite, i deputati hanno aggiornato le norme per far sì che i Paesi dell'UE cooperino di più e si aiutino a vicenda per trovare un conducente straniero responsabile di un'infrazione stradale. Le nuove norme obbligano infatti le autorità nazionali a rispondere alle richieste di un altro Paese dell'UE senza indugio e non oltre due mesi dopo aver raccolto le informazioni necessarie.
Inoltre, su richiesta dello Stato membro in cui si è verificato il reato, il paese di residenza dell'autore del reato può subentrare alla riscossione delle sanzioni pecuniarie per il traffico stradale, a condizione che l'importo sia superiore a 70€ e che non sia stato ancora pagato in seguito l'esaurimento di tutte le opzioni legali.
Più reati
Le norme aggiornate amplieranno l'elenco delle infrazioni stradali commesse da conducenti non residenti che attivano la cooperazione transfrontaliera e possono comportare una sanzione pecuniaria. Oltre all'eccesso di velocità, alla guida in stato di ebbrezza o al mancato arresto a un semaforo rosso, i legislatori hanno aggiunto parcheggi e sorpassi pericolosi, l’attraversamento di una linea continua e l’omissione di soccorso, tra altri.
Scadenza chiara e divieto per gli esattori di debiti privati
Il Paese dell'UE in cui si è verificata l'infrazione avrà 11 mesi dalla data dell'infrazione per emettere un avviso di infrazione. L'avviso di reato deve includere il tempo e le circostanze del reato, nonché informazioni sulle modalità di ricorso contro l'ammenda.
Su iniziativa dei deputati, agli enti privati sarà vietato di aiutare gli Stati membri a riscuotere sanzioni per il traffico da conducenti stranieri (a partire da due anni dopo la trasposizione delle norme nel diritto nazionale).
Portale online
Per aumentare la trasparenza e facilitare l'attuazione delle nuove norme, la Commissione ha il compito di creare un portale online che elenchi, tra le altre informazioni, le norme, le opzioni di ricorso e le pertinenti sanzioni per il traffico stradale. Una volta che il Consiglio le avrà approvate, gli Stati membri avranno 30 mesi di tempo per prepararsi alla loro attuazione.
>In allegato il provvedimento approvato
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