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Tragedia di San Giustino, anche un ex sindaco sotto processo per la morte di quattro ragazzi

Due gli imputati, entrambi tecnici comunali, accusati di omicidio stradale per non aver ripristinato un guard rail. Depositata una perizia di parte che riconduce il mancato posizionamento della barriera ad una norma del codice della strada

Genitori, fratelli, nonni, sono venti le parti civili costituite per la morte di quattro ragazzi a San Giustino. Due sono , invece, gli imputati, due ex dirigenti del comune umbro, uno dei quali è stato anche sindaco di Monterchi, vicino Comune toscano, quest’ultimo difeso in aula dall'avvocato Luca Fanfani, l’altro dall’avvocato Vittorio Betti. Chiamata in qualità di responsabile civile anche l'assicurazione Zurich.

L'incidente era avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 2022, a San Giustino umbro. L'auto, con a bordo quattro ragazzi, impattò violentemente contro la base di un ponte. Tutti e quattro i ragazzi persero la vita: Natasha Baldacci, Gabriele Marghi e Nico Dolfi, tutti di 22 anni, e Luana Ballini, di 17. Il gruppo era diretto a Sansepolcro, dopo aver festeggiato un compleanno, per concludere la serata in discoteca.

I quattro ragazzi erano a bordo di una Fiat Punto, provenivano da Città di Castello ed erano diretti a Sansepolcro, quando nella zona dell'Altomare (area industriale di San Giustino Umbro), finirono fuori strada. Le ruote di destra entrarono in un canale di scolo per le acque, poi avvenne lo schianto contro la base del ponte.

Nel luogo in cui è avvenuto l'impatto, fino al 2018 c'era un guard rail che fu divelto per un incidente stradale e mai ripristinato. La Prefettura aveva disposto che venisse riallestito entro un mese da parte della persona che aveva causato quell'incidente, ma il Comune ne avrebbe comunque avuto la responsabilità. Secondo una perizia depositata dai difensori degli imputati, però, il codice della strada non prevede l’installazione di un guard-rail in un centro abitato. Un quadro burocratico complesso che avrebbe portato alla mancata esecuzione dei lavori.

Secondo la Procura di Perugia e una perizia stilata dai consulenti, proprio l’assenza del guard rail avrebbe contribuito alla tragedia. Se ci fosse stata la barriera, secondo i periti, l’auto con a bordo i quattro ragazzi non sarebbe finita contro il pilone.

Per questo l'ex sindaco di Monterchi e l'altro dirigente sono accusati di omicidio stradale in concorso. Il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato al 4 giugno per decidere della chiamata in causa dell’assicurazione e per permettere l’analisi della perizia di parte. I familiari delle vittime sono assistiti dagli avvocati Riccardo Vantaggi, Eugenio Zaganelli, Giacomo Bacchi, Marco Nicastro, Leonardo Gabrielli e Gloria Cangi.

da perugiatoday.it


 

 

Un aspetto trascurato della legge. Due gli imputati, entrambi tecnici comunali, accusati di omicidio stradale per non aver ripristinato un guard rail. (ASAPS)


 

 

 

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Venerdì, 10 Maggio 2024
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