Fleximan ora ha un nome e un volto: è un 41enne militante di Casa Pound
Il "paladino degli automobilisti" ora ha un nome e un volto: si chiama Enrico Mantoan, ma tutti lo conoscono come Fleximan.
Indagato per danneggiamento, il 42enne nato nella Bassa Padovana ma residente nel Rodigino è stato trovato in un bed&breakfast di Ariano Polesine: grazie ad una perquisizione effettuata nei giorni precedenti nella sua abitazione i militari dell'Arma avevano trovato l'attrezzatura con cui "Fleximan" abbatteva gli autovelox. All'uomo, metalmeccanico vicino a Forza Nuova, vengono contestati cinque degli otto episodi occorsi nel Rodigino: Mantoan, incastrato dalle telecamere di videosorveglianza, avrebbe confessato di aver fatto tutto da solo, ma il sospetto è che sia stato qualcun'altro a compiere tali atti nel Padovano.
Tutto è iniziato l'estate scorsa quando a Codoneghe nella serata del 9 agosto qualcuno a saturato un dispositivo di misurazione di velocità posto lungo la stata del Santo di polvere pirica. Nell'eslosione, che per pura fatalità non ha provocato feriti, il misuratore è andato completamente distrutto. All'epoca dei fatti aveva fatto scalpore il fatto che lo strumento reso inutilizzabile dall'esplosione era stato installato solo due mesi prima. Il 19 gennaio un altro autovelox è stato abbattuto a Carceri lungo la Regionale 10. In questo caso, sempre nel cuore della notte, gli autori del vandalismo hanno utilizzato un flessibile. Sono bastati pochi minuti e il dispositivo di misurazione della velocità è crollato al suolo. L'assalto che di fatto ha creato più curiosità e da dove è iniziata una vera e propria task force per assicurare alla giustizia i vandali è quello di via Piovego a Villa del Conte avvenuto tra il 22 e il 23 gennaio. In questo caso gli autori della distruzione dell'autovelox, la sera prima di entrare in azione hanno lasciato un biglietto sul palo del misuratore di velocità in cui annunciavano che "Fleximan" sarebbe arrivato. L'indagine è partita in tempo reale coordinata dalla Polizia locale della Federazione e i carabinieri della Compagnia di Cittadella.
Era ineludibile che prima o poi lo avrebbero identificato. (ASAPS)
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