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Notizie brevi 23/05/2024

«Mio figlio falciato a 15 anni da un furgone che superava il doppio dei limiti. Fleximan? Lo obbligherei a lavorare in ospedale»

Paolo Battistini (Aifvs): «Vedere fotografie di persone con l'indagato è un colpo al cuore. Elogiare chi abbatte i velox è uno sfregio alle vittime. Nessuno ama le multe ma le regole servono al bene di tutti, quindi si rispettano»
In alto, da sinistra, Paolo Battistini e il figlio Andrea, morto a 15 anni in un incidente causato dalla velocità. Sotto, uno degli autovelox danneggiati

Enrico Mantoan, l’operaio 42 enne accusato di essere il presunto Fleximan, nei minuti successivi agli assalti ai cinque autovelox (ossia quello di Rosolina, Bosaro, Corbola e Taglio di Po) si trovava nelle vicinanze dei dispositivi in questione, come sostiene la procura di Rovigo? A confermare o meno questa ipotesi, attualmente la prova cardine che avrebbe convinto gli inquirenti a iscrivere il quarantaduenne nel registro degli indagati, sarà la perizia tecnica disposta sul cellulare e i due tablet del padovano, che, nel frattempo, ha reso noto l’avvocato Giorgia Furlanetto, sono stati dissequestrati e riconsegnati all’operaio. 

Non sembra placarsi, invece, il clamore social intorno al presunto Fleximan, da molti inneggiato come un eroe a cui chiedere addirittura un selfie. Un clima di approvazione “sconcertante e vergognoso” secondo Paolo Battistini, il responsabile delle sedi di Padova, Venezia e portavoce per Rovigo dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada (Aifvs).

I selfie con Fleximan, uno sfregio alle vittime della strada..
«Quando ho letto che le persone chiedono di fotografarsi con colui che considerano il presunto eroe con flessibile che sega gli autovelox lungo le strade del Polesine, ho sentito un tonfo al cuore. Come me, le altre famiglie che hanno perso un loro caro a causa dell’alta velocità».

Suo figlio è morto a 15 anni in un incidente a causa di un limite di velocità?
«Sì. Andrea ora avrebbe 35 anni. Era in auto con altri due familiari, stava andando a farsi il patentino per il motorino quando l’auto in cui viaggiava è stata centrata da un furgone che superava di quasi il doppio il limite imposto dei circa 50 chilometri orari. Mio figlio e gli altri due passeggeri, secondo i successivi rilievi tecnici, si sarebbero salvati se quel mezzo avesse rispettato la velocità imposta in quel tratto dal comune veneziano di Cona».
 
L'associazione dei familiari delle vittime della strada parte civile nel caso di processo contro il presunto Fleximan…
«Stiamo pensando di costituirci parte civile come parte lesa, assieme ai Comuni. Quello che ci ha convinto il clima di favore che si è creato intorno a questo personaggio che, se colpevole, ha compiuto non azioni eroiche, ma bensì un atto di profonda inciviltà, nonché uno sfregio nei confronti delle tante vittime della strada e dei loro familiari. Il tutto, a quanto pare, per motivazioni ideologiche».

Nel caso di colpevolezza, via aspettate una pena esemplare?
«Ci aspettiamo, prima di tutto, una pena certa. Sarebbe un cattivo messaggio chiudere questa grave vicenda con una sanzione simbolica facendo passare il messaggio che non è poi così importante rispettare le regole».

da corrieredelveneto.corriere.it


Il duro commento di Paolo Battistini che ha perso un figlio di 15 anni a causa di un conducente che viaggiava ad una velocità doppia del limite.
Se i “tifosi” di fleximan avessero subito un lutto così devastante, forse cambierebbero il tifo per quel “giustiziere”. (ASAPS)

 

 


 

 

 

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Giovedì, 23 Maggio 2024
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