Alla caserma 'Salvo d'Acquisto' di Roma la cerimonia per il 210 Anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri con la partecipazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Presenti numerose autorità, compresi i ministri Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida e il capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone.
>IL VIDEO - Cerimonia del 210° Annuale di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri
La celebrazione si è aperta con l'esibizione dei carabinieri specializzati nelle missioni fuori area delle forze armate italiane, dal Libano ad altri territori attraversati da tensioni internazionali. I paracadutisti del Tuscania si sono lanciati dagli elicotteri in volo davanti al Capo dello Stato e ai massimi rappresentanti del governo. Poi il carosello storico e la rassegna dei reparti da parte del presidente Mattarella, del ministro della Difesa Crosetto, del capo di Stato maggiore della Difesa Cavo Dragone e del comandante Luzi.
Quindi la consegna alla Bandiera di Guerra dell'Arma dei Carabinieri della medaglia d'oro al valor civile per i meriti acquisiti per il servizio offerto dalle stazioni dei carabinieri alle comunità, dal 1814 ad oggi. Infine le ricompense individuali con le medaglie d'oro al valor civile e la consegna del premio annuale a sei comandanti di stazione che si sono particolarmente distinti per la loro attività.
Crosetto: “Nel 2023 l'Arma ha risolto metà dei casi furti e rapina”
Il ministro Crosetto ha ricordato che "nel 2023 i carabinieri hanno perseguito il 70% dei reati denunciati a tutte le forze di polizia e hanno risolto quasi la metà dei casi di furti e rapina avvenuti in Italia. Risultato non casuale ma frutto dell'impegno quotidiano di uomini e donne che con professionalità e passione operano su tutto il territorio". "L'Arma è un'istituzione che ha accompagnato il nostro Paese diventandone un simbolo", ha aggiunto il ministro invitando anche a "non sottovalutare i casi di autolesionismo nell'Arma": "Essere una grande famiglia significa questo: chiedere sacrificio, chiedere quando serve eroismo ma essere pronti a dare la vicinanza come una grande famiglia", ha aggiunto.
Le stazioni dei Carabinieri sono parte del tessuto sociale: questa loro prossimità dà tuttora ai carabinieri la capacità di interpretarne il territorio", ha detto ancora Crosetto, spiegando che "la vicinanza alle persone e ai problemi comuni è caratterizzata da quella quotidianità che non ha sovrastrutture: questo è un altro elemento fondativo che dalle stazioni passa a chi è vicino, perché è con l'esempio e la vicinanza che si costruiscono i valori".
Il messaggio del Capo dello Stato
Questo il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi.
"Nel giorno in cui l'Arma dei Carabinieri celebra il 210° anniversario della fondazione, la Bandiera di guerra riceverà la dodicesima Medaglia d'oro al valor civile, a testimonianza del lungo percorso compiuto sin dalla nascita dell'unità d'Italia e, da quel momento, protagonista nei passaggi che hanno caratterizzato la storia del Paese. Desidero, anzitutto, rivolgere un riconoscente pensiero alla memoria di tutti i Carabinieri che, in Patria o fuori dai confini nazionali, hanno perso la vita nell'adempimento del dovere e un deferente saluto alla Bandiera".
"Il momento storico che l'Italia e l'Europa stanno vivendo sollecita più che mai i valori di fedeltà alla Repubblica e di abnegazione di cui l'Arma ha saputo essere interprete. La sfida alla pace, la tutela delle libertà della nostra convivenza civile, vedono i Carabinieri operare nella duplice proiezione da un lato nelle crisi internazionali, dall'altro nel presidio offerto sul Territorio nazionale dalla rete delle Stazioni - prosegue Mattarella - la lotta alla criminalità organizzata, essenziale per la garanzia della legalità, concorre in modo significativo alla coesione della società italiana. Sono tutti campi che reclamano esigente impegno per le donne e gli uomini dell'Arma".
"Nel manifestare a tutti i Carabinieri in servizio e in congedo i sentimenti di gratitudine della comunità nazionale, formulo in questo giorno di festa, a voi e alle vostre famiglie, i più fervidi auguri. Viva l'Arma dei Carabinieri, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!", conclude il Capo dello Stato.
Gli auguri di Giorgia Meloni
Gli auguri sono arrivati anche dalla premier Meloni, poi presente alla cerimonia, la quale sui social si rivolge a tutti i militari della Benemerita: "La nostra riconoscenza - dice -non sarà mai abbastanza di fronte alla vostra opera di coraggio e umana propensione al benessere altrui. L'Italia è fiera di voi. Nei secoli fedele".
Luzi: “I ragazzi sappiano che lavoriamo per loro e non contro”
"Il concetto di buon vicinato - ha detto il comandante generale dei carabinieri, Teo Luzi, nel suo intervento - sintetizza efficacemente il patrimonio più prezioso dell'Arma: vivere tra la gente e agire per la gente. L'immagine dello Stato amico che interviene nel bisogno. Alcune volte con la semplicità di un gesto di comprensione. Quel gesto che, solo dall'inizio dell'anno, ha salvato da situazioni di grave pericolo oltre 1.300 persone: è un dato poco noto, ma di straordinario significato".
"Investire nei giovani è investire nel futuro. Con questa consapevolezza collaboriamo con tutte le istituzioni preposte, pubbliche e private, per far capire ai ragazzi che chi veste un'uniforme lavora per loro, non contro di loro. Per far capire la differenza tra il bene e il male. E i ragazzi spesso ne hanno una visione distorta, anche a causa di insidiosi messaggi dei social". Così il comandante generale dei Carabinieri nel suo intervento alla cerimonia per il 210mo anniversario della fondazione dell'Arma, celebrata a Roma nella caserma di Tor di Quinto.
Luzi ha anche ricordato al microfono di Rainews24 l'impegno dell'Arma in tante missioni internazionali.
Cavo Dragone, il loro eroismo è forza del bene contro l'abisso del male
"L'invasione russa, la guerra in Medio Oriente, le sofferenze inaccettabili delle popolazioni civili ci portano inevitabilmente a focalizzare la nostra attenzione con sgomento e con preoccupazione su quanto sia profondo l'abisso del male e della disperazione. Invece le tante storie di eroismo dei nostri carabinieri in soccorso ai più deboli ci portano a riflettere con speranza e con fiducia su come la forza del bene non abbia limiti se non quelli che noi ci poniamo. Proprio loro con la loro esperienza straordinaria di vita il loro sacrificio ci ricordano ancora una volta quanto il nostro animo sia uno spazio immenso per ospitare il bene. In tale cornice, anche l'attenzione ai più deboli e più fragili l'inclusione sociale, la capacità straordinaria di porsi in ascolto delle persone sono valori incastonati nel patrimonio genetico dell'Arma dei Carabinieri". Così Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato maggiore della Difesa, nel suo intervento in occasione del 210mo anniversario di fondazione dell'Arma dei Carabinieri.
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