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AGGRESSIONE ALLE DIVISE. SETTIMANA D’INFERNO. - SEMPRE L’ALCOL IL PRINCIPALE PROTAGONISTA. VIGILI PRESI A BASTONATE PER UNA MULTA DI SEI ANNI PRIMA. BOTTE A POLIZIOTTI E CARABINIERI.

Chiunque voglia segnalare episodi o raccontare proprie esperienze può inviare una mail a sbirripikkiati@libero.it


(ASAPS) – In realtà gli episodi finiti nel nostro archivio sono più numerosi, ma per dare comunque un’idea della situazione attuale abbiamo deciso di riportare quelli più significativi. Cominciamo con la ridente Silvi Marina, paese del litorale adriatico in provincia di Teramo, dove i Carabinieri hanno subito due aggressioni nel giro di poche ore. Il 14 febbraio scorso un cittadino rumeno di 30 anni è stato fermato dai militari per un controllo documentale, ma si è dato subito alla fuga. Rincorso a piedi dalla pattuglia, quando è stato raggiunto ha ingaggiato con loro una colluttazione, finita con l’arresto per lui e cure ospedaliere per i due rappresentanti delle forze dell’ordine. Poche ore dopo, un’altra gazzella ha notato un’auto che viaggiava a zigzag. Quando al conducente, in stato di ebbrezza, è stato comunicato il responso dell’etilometro, è scattata l’aggressione, finita anche in questo caso con le manette. A Reggio Emilia giunge notizia dell’episodio più eclatante, avvenuto sempre il 14 febbraio: qui un operaio di 44 anni ha incontrato un agente della Polizia Municipale, libero dal servizio, che 6 anni prima gli aveva fatto una multa. Armato di bastone lo ha inseguito a piedi, fino a quando il vigile non è riuscito a rifugiarsi in auto, dove ha chiesto aiuto ai Carabinieri. I militari, intervenuti prontamente, lo hanno poi rintracciato e accompagnato al comando dei Caschi Bianchi, dove è stato riconosciuto dall’agente minacciato. Nei suoi confronti è scattata una denuncia per minaccia a pubblico ufficiale, porto abusivo di arma impropria e interruzione di pubblico servizio, visto che il vigile si stava recando al lavoro. Sempre a Reggio Emilia, due giorni dopo, un poliziotto è stato picchiato da un clandestino – più volte espulso ed arrestato per non aver ottemperato al foglio di via – fermato ancora una volta. L’immigrato, un 23enne magrebino, ha spaccato una sedia sulla schiena dell’agente, spedendolo all’ospedale. Nella colluttazione è rimasto ferito anche lui, ma una volta in ospedale ha aggredito anche i sanitari, ferendo un infermiere. Poche settimane fa aveva colpito un carabiniere a Chiavari lo scorso 17 gennaio*. È stato ovviamente arrestato. Aria pesante per le divise anche a Treviso, dove un 42enne ha aggredito la propria ex fidanzata, che da qualche mese non voleva più saperne della loro relazione. Visibilmente ubriaco, è entrato con la forza in casa della donna, devastandola e distruggendo gli elettrodomestici: poi ha annunciato che sarebbe tornato con una tanica di benzina per bruciare tutto. È stato di parola, ma al ritorno ha trovato due agenti, che hanno ovviamente fatto subito le spese della furia del delinquente: prima li ha presi a sputi e poi è passato alla maniere forti, con calci e pugni, minacciandoli di morte se l’avessero arrestato. Detto fatto: scattate le manette ha praticamente distrutto la volante, prima di essere portato in carcere. Ancora agenti della Polizia di Stato vittime di aggressioni a Palermo, dove un ivoriano di 46 anni, è stato arrestato (15 febbraio) al termine di una violentissima colluttazione in via Carducci, nel centro città. Alla vista dei poliziotti l’uomo si era dato subito alla fuga, finendo con l’essere raggiunto da un agente. La lotta è stata furibonda e il poliziotto è riuscito a cavarsela solo dopo l’arrivo di rinforzi: l’africano era infatti riuscito a colpirlo più volte e scappare di nuovo, prima di essere definitivamente arrestato. L’agente ferito è stato ricoverato al Policlinico. Il giorno successivo (16 febbraio), le botte sono volate a Bologna, nei confronti di agenti della questura, chiamati ad intervenire all’interno di un locale, dove uno studente tedesco di 27 anni – ubriaco – stava molestando i clienti. Quando un poliziotto gli ha chiesto i documenti, ha risposto con la violenza ed è stato denunciato. Tempi duri per gli equipaggi delle volanti anche a Gallarate (VA), dove una “pantera” ha intercettato mercoledì scorso (16 febbraio) un marocchino 31enne in stato di ebbrezza. Quando l’etilometro ha indicato il suo stato di ebbrezza – reato per il quale è alla terza recidiva nel giro di pochi mesi – ha preso un agente a schiaffi, ottenendo in cambio un bel paio di manette ai polsi. Ma è a Novara, che un inseguimento poteva finire in tragedia: qui un ispettore di polizia era riuscito a sorprendere tre persone in flagranza di furto. È nato un inseguimento, anche contromano, per le vie della città. In fuga una Uno con a bordo gli autori di una serie di colpi portati a segno in diversi supermercati: il sottufficiale era riuscito a bloccarli, ma i delinquenti, pur di farla franca, hanno cercato di investirlo, ferendolo ad una mano. Il poliziotto è rimasto infatti agganciato all’auto ed è stato trascinato per alcuni metri: a questo punto è riuscito ad estrarre la pistola e fare fuoco alle gomme. Un colpo ha bucato il passaruota ed ha ferito uno dei delinquenti, finito in carcere con gli altri due complici. Se la sono vista brutta anche i Carabinieri di Formia (LT), che nello stesso giorno sono stati aggrediti con un collo di bottiglia da un 37enne di Cassino. L’uomo è stato fermato per un controllo, ma alla richiesta di mostrare i documenti ha risposto esibendo il ritaglio di un giornale nel quale era narrata la vicenda del brigadiere ucciso a Ferrara da un criminale in fuga: “Dovete fare la sua stessa fine”, ha detto ai militari che subito dopo, ancora increduli per quello che si erano sentiti dire, se lo sono visto arrivare addosso. Dopo averlo respinto più volte, il delinquente – in vena di smargiassate – ha preso una bottiglia e l’ha rotta, brandendola contro gli uomini in divisa: li ha feriti più volte alle mani, poi uno di loro lo ha colto alla sprovvista e lo ha arrestato. Ovviamente, tra qualche giorno sarà fuori, nonostante abbia un palmares da pregiudicato di razza. Chiudiamo con l’ultimo episodio, avvenuto ieri a Como, con 4 carabinieri spediti in ospedale da un ubriaco. Un 33enne marocchino, più volte arrestato per rapina, è finito in caserma per ubriachezza molesta: stanco di dover sostare in sala d’aspetto ha aggredito il piantone, menando chiunque gli capitasse a tiro. Alla fine è tornato in carcere. (ASAPS)

(*) L’episodio non è stato a suo tempo annotato. È la dimostrazione che non tutti gli episodi vengono ripresi dalla cronaca. Questo vuol dire che il fenomeno è ancor più grave di quanto non si creda.

Sabato, 18 Febbraio 2006
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