Sicurezza e limite 30 km/h in città: analizziamo il problema
Si è discusso molto durante i primi mesi dell’anno riguardo alla notizia dell’introduzione del limite di 30 km/h in alcune aree urbane nel comune di Bologna. Non è una novità, si tratta infatti di una norma già introdotta in molti altri paesi europei ed esistono statistiche sull’efficacia a riguardo, anche se, come vedremo, ogni città e ogni Paese fa storia a sé. Leggendo le tante pubblicazioni scientifiche che riguardano il tema della sicurezza stradale, uno dei dati più sorprendenti è il fatto che la maggior parte degli incidenti con feriti e morti avvengono in aree urbane ed extraurbane, contrariamente a quanto sarebbe più logico pensare. Quando infatti si pensa ai gravi incidenti, la mente va subito alle autostrade e alle alte velocità, ma poi si scopre ben presto che il contesto dove occorre prestare più attenzione sia quello urbano. Oggi, nelle città, l’auto non è più la protagonista delle strade e condivide lo spazio non solo con altri veicoli a motore come autobus o motociclette, ma anche e soprattutto con pedoni, biciclette, biciclette elettriche, monopattini. Come visibile dalle statistiche ISTAT, i numeri di incidenti con morti e feriti sono in aumento negli ultimi anni, specialmente nelle aree urbane. Esiste quindi un problema concreto, che va affrontato agendo nel migliore dei modi, non solo attraverso la riduzione del limite di velocità. In questo articolo analizziamo il problema in modo statistico e ingegneristico, mettendo in luce quali possono essere le soluzioni da mettere in atto per ridurre gli incidenti, spesso mortali, nei centri urbani...
>Continua a leggere su autotecnica.org
|
Clicca qui per iscriverti al nostro canale TelegramClicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per seguire la nostra pagina Instagram
|