Guardia di Finanza
“250 anni e non sentirli”
Nati per vigilare il confine terrestre dapprima e poi anche marino, i finanzieri d’Italia si sono sempre adattati alle esigenze dello Stato, via via che queste mutavano, “vedette insonni del confine” quindi(i), per ragioni di finanza, ma anche di difesa dei cittadini e del territorio.
Se fossero restate tali (solo), le “Fiamme Gialle” avrebbero visto progressivamente ridimensionati i loro compiti, divenuti marginali almeno a terra, ma così non è stato ed oggi, che l’economia e la finanza sono divenute campo di battaglia tra i più difficili, combattono nuove impegnative battaglie con lo stesso slancio, l’abilità e l’ardimento, che ne hanno caratterizzato l’impegno, tanto in pace quanto in guerra.
Le capacità sviluppate e l’organizzazione consentono oggi al Corpo una piena operatività in ogni campo, in tutto il territorio nazionale, in mare e all’estero, come organo di Polizia Giudiziaria, ma anche Economica e Finanziaria, che coordina la propria azione con le consorelle Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri.
L’ultima sfida è quella della sostenibilità, che viene affrontata attraverso l’adozione di nuovi mezzi tecnologici, di terra, di mare e di cielo. L’importante anniversario ha rappresentato la migliore occasione per presentarli ai cittadini, nel villaggio appositamente approntato a Roma a Piazza del Popolo.
“Il Centauro” formula il proprio augurio di buon anniversario, ai molti soci che indossano le “fiamme gialle, e ai finanzieri tutti … buon 250°, e … complimenti, davvero ben portati.
Nell’occasione della cerimonia tenutasi a Roma è stata ufficialmente ricordata la figura del Ten. Col. (GdF) Roberto Russo, tragicamente scomparso, di recente, a Rimini, per il suo personale e determinante apporto all’operazione “Steal oil” ritenuta di grande rilievo a livello nazionale. “Il Centauro” si associa al cordoglio delle “Fiamme Gialle” tutte, per la perdita dell’amico di lungo corso, nonché socio ASAPS, che è stato apprezzato autore di sempre interessanti articoli pubblicati sulla “rivista”.
Il Capo dello Stato durante la rassegna dei reparti schierati a Villa Borghese
La resa degli onori di una compagnia di Allievi Marescialli della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila
Vedetta VAI 316 “ibrida-elettrica” a piazza del Popolo
Elicottero biturbina A 139 idoneo al pattugliamento e soccorso in mare
Nota - (i) Il nome “Vedette Insonni” si ricava dalla stele commemorativa del fatto d’armi avvenuto sul ponte di Brazzano sul fiume Judrio, la notte del 23/05/1915, lì i finanzieri Dall’Acqua e Carta misero in fuga una squadra di genieri austriaci che volevano minare il ponte che dovevano vigilare. La stele recita “Il primo colpo di fucile della Grande guerra fu esploso da questo luogo la notte del XXIII maggio MCMXV il nemico mosso alla ruina del ponte scorsero colpirono fugarono due guardie di finanza, vedette insonni del confine, le più avanzate e le più sole, sempre, perché questo è il comando, il giuramento, il premio”.
Celebrazioni per l’Anniversario delle Fiamme Gialle a Roma dal 22 al 24 giugno.
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