di Andrea Girella*
Libertà di manifestazione e vilipendio alla bandiera
Nel corso di manifestazioni o riunioni in luoghi pubblici non è raro assistere all’esibizione di immagini o segni di riconoscimento inneggianti “una parte” e, nel contempo, talvolta anche al dileggio o alla distruzione (per lacerazione o abbruciamento) del simbolo dell’“altra parte”, soprattutto in questi mesi in cui assistiamo alle turbolenze politiche dovute al conflitto Israele- Hamas in corso nella Striscia di Gaza. Nel momento in cui questo “simbolo” si concretizza nella bandiera di uno specifico Stato, l’azione va inquadrata giuridicamente per comprenderne i contorni e i conseguenti (eventuali) doveri dell’operatore di polizia presente sul luogo.
Appare utile preliminarmente soffermarsi sulla tutela che il nostro ordinamento giuridico offre alla bandiera di uno Stato estero...
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da il Centauro n. 266
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