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Articoli 27/02/2003

Buonanotte… e sogni d’oro

(Viaggio nel male del secolo: l’insonnia)

Buonanotte… e sogni d’oro
(Viaggio nel male del secolo: l’insonnia)


di Gianluca Galeotti

C’è chi dorme 4 ore per notte, c’è chi ne dormirebbe 14 senza sosta. C’è chi dorme in piedi e c’è chi dorme solo dopo rituali precisi e meticolosi. Ma per quanto sia possibile rigirarlo, il problema sonno è, ed è sempre stato, legato strettamente alla condizione umana in modo indissolubile, vuoi perché è il fenomeno più intimo durante il quale ognuno è solo e padrone di se stesso, vuoi perché è il vero ed essenziale "ricaricatore di batterie" in grado di farci ripartire. E poi ad enfatizzare il tutto c’è il sogno, che rapprenta un "optional " offerto dal sonno. Questo, escludendo gli incubi, è l’unico mezzo in possesso dei comuni mortali per portarsi alla pari degli altri, sul campo aspro dei soldi, della carriera, delle donne e delle aspirazioni. Ma trascurando amenità e rivisitazioni filosofeggianti, veniamo ai disturbi legati al riposo notturno, la tanto vituperata, odiata e maledetta INSONNIA. Per evidenziare che il problema esiste, aiutiamoci con i numeri delle statistiche fatte proprio per verificare se l’insonnia è un male comune o una rarità riservata a pochi sfortunati ansiosi e depressi. Le cifre parlano di 34 europei su 100 che soffrono d’insonnia, su un campione di 2000 persone (Francia, Italia, Germania, Inghilterra). La percentuale maggiore è rappresentata dalle donne (60%). Sei persone su 10 dicono di avere problemi legati al sonno solo saltuariamente (in Italia il 54%), per il restante 40% il problema diventa una costante e, quindi, molto più grave.In Italia il campione intervistato afferma che l’insonnia è conseguenza di: 
- stress #9; 37%- ansia 38%
- depressione 22%


LE FASI DEL SONNO
 
Se vogliamo capire cos’è l’insonnia, è giusto capire cos’è il sonno. Il sonno non è da considerarsi una "catalessi" completamente passiva. Il cervello, infatti, mantiene le sue funzioni anche se in maniera essenziale. Durante il sonno, poi, il cervello continua nel suo lavoro diventando "archivista" delle informazioni assunte disordinatamente durante la giornata, ordinando quelle essenziali ed eliminando quelle superflue.Le fasi di una notte di sonno normale sono le seguenti:
1- Passaggio dalla veglia al sonno - attività cerebrale ridotta e durata di pochi minuti;
2- Sonno — perdita della conoscenza con ulteriore rallentamento della attività cerebrale;
3-4- Sonno profondo — (Delta);
5- REM - (Rapid Eye Movements) che inizia circa 90 minuti dopo l’addormentamento ed è caratterizzato, appunto, da scariche di movimenti oculari molto rapidi ed è la fase in cui si sogna.


CAPITO COS’è IL SONNO, CAPIAMO COS’è L’INSONNIA
 
Nel nostro Paese il 20% della popolazione soffre d’insonnia, caratterizzata da difficoltà ad addormentarsi, sonno interrotto, risvegli alle prime luci dell’alba.Soffrono maggiormente di questo disturbo le donne (60%) e gli anziani, anche se questa società votata alla corsa, al nottambulismo e alla estremizzazione dei divertimenti, sta dilatando in modo preoccupante le dimensioni del problema.Si può parlare di insonnia quando un individuo percepisce come insufficiente o non soddisfacente il proprio sonno e, quindi, non riesce a trarre il giusto beneficio dallo stesso. L’insonnia si presenta in diversi modi e viene classificata evidenziando 3 parametri fondamentali: durata, cause e tipologia.
- Durata: è variabile da persona a persona ed è suscettibile di modificazioni anche nel decorso dello stesso individuo. Può essere occasionale se legata a particolari stati d’animo o momenti di stress. Una volta passate le cause, se ne va anche l’insonnia. Transitoria, se dura meno di tre settimane, cronica, se dura più di 1 mese;
- Cause: possono essere di origine primaria (non organica) se il paziente è sano e non manifesta cause apparenti che la giustifichino, secondaria, dovuta a malattie come depressione, morbo di Parkinson, dolore cronico, asma, ecc.;
- Tipologia: l’insonnia può assumere le seguenti tipologie:
a- iniziale: fatica a prendere sonno (cause principali ansie e paure);
b- centrale: risvegli notturni molto frequenti;
c- terminale: risveglio al canto del gallo, con conseguenti sindromi depressive.

 
CONSIGLI PER UN BUON SONNO.

• Seguire un "rituale" preparatorio al sonno sempre preciso e sempre agli stessi orari;
• Andare a letto sempre alla stessa ora . Il sonno segue cicli di due ore con brevi intervalli vicini alla veglia. Se si cambia orario si rischia di dover aspettare il ciclo successivo innescando ansia e nervosismo;
• Se ci sono risvegli notturni causati da piccoli rumori o altri disturbi, non agitarsi, si potrebbe rischiare di interrompere tutto il sonno;
• Evitare, prima del sonno, alcol, fumo e attività fisiche troppo intense;
• La cena dovrebbe essere più leggera del pranzo evitando caffè, tè cioccolato.Poca carne e poco sale possono aiutare a dormire meglio;
• Se avete il bisogno fisiologico dello "spuntino serale" orientarsi verso latte, mele, banane, yogurt;
• Andate a letto solo quando siete veramente stanchi ed avete sonno. Non aspettate che arrivi quando siete sotto le coperte, potrebbe creare eccessivo nervosismo.
 


E SE PROPRIO NON CI RIUSCITE:
 
Ecco alcuni rimedi per aiutarci ad entrare fra le braccia di Morfeo. Abbiamo scelto rimedi tassativamente naturali, per patologie più gravi è necessario il consiglio di un medico specialista che prescriva medicinali adatti.
 


FIORI DI BACH
 
Rimedio di automedicazione che può dare buoni risultati:
- Aspen: ha efficacia per insonnia ansiosa. Ha come effetti collaterali presenza di sonnolenza mattutina;
- Mustard: ha efficacia, invece, per l’insonnia depressiva. Come effetti collaterali può dare nervosismo al mattino.Combinando i due (Aspen la sera e Mustard al Mattino) si ottengono buoni risultati.
 


ERBE
 
Le erbe hanno sempre aiutato l’uomo a risolvere i suoi problemi meno gravi legati al sistema nervoso. Le proprietà di erbe come Valeriana, Camomilla, Tiglio, Passiflora, ecc., sono ormai note, come nota è anche la loro scarsa efficacia.Solo l’Iperico, noto per le sue proprietà antidepressive, ha una elevata efficacia ma, a causa delle sue interazioni con altri medicinali, le dosi (in Italia) sono state ridotte nei prodotti senza prescrizioni.
 


MEDICINE OMEOPATICHE
 
La diagnosi deve essere fatta da un medico specializzato e, quindi, non rientrano nella automedicazione.
 


IN CONCLUSIONE
 
Oltre a questi piccoli consigli, esistono migliaia di altri rimedi che è possibile trovare nei libri, in manuali, in leggende, tradizioni contadine e credenze popolari. Si possono contare le pecore, si può respirare piano o regolarmente. E’ possibile fare rituali strani prima di infilarsi sotto le coperte…ma se Morfeo è birichino non c’è niente da fare! Escludendo le patologie che, purtroppo, esistono, per il resto basterebbe capire che non è necessario correre, arrabbiarsi, agitarsi ed imbestialirsi. Basterebbe capire che quando è finita la giornata bisogna far finire le tensioni e, a casa, portare soltanto il desiderio di stare assieme. Una buona medicina è guardare il sonno dei propri figli. Nella devastante tranquillità di due occhi chiusi al sonno, c’è soltanto il bisogno di ricaricare le batterie per affacciarsi ad un nuovo giorno pieno di sorprese e cose da imparare. Forse è per questo che non esistono bambini che soffrono d’insonnia. Impariamo una buona volta.
…Notte…!!



di Gianluca Galeotti

da "Il Centauro" n. 74
Giovedì, 27 Febbraio 2003
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