C’è
chi dorme 4 ore per notte, c’è chi ne dormirebbe 14 senza sosta.
C’è chi dorme in piedi e c’è chi dorme solo dopo rituali
precisi e meticolosi. Ma per quanto sia possibile rigirarlo, il problema
sonno è, ed è sempre stato, legato strettamente alla condizione
umana in modo indissolubile, vuoi perché è il fenomeno più
intimo durante il quale ognuno è solo e padrone di se stesso, vuoi
perché è il vero ed essenziale "ricaricatore di batterie"
in grado di farci ripartire. E
poi ad enfatizzare il tutto c’è il sogno, che rapprenta un "optional
" offerto dal sonno. Questo, escludendo gli incubi, è l’unico
mezzo in possesso dei comuni mortali per portarsi alla pari degli altri,
sul campo aspro dei soldi, della carriera, delle donne e delle aspirazioni.
Ma trascurando amenità e rivisitazioni filosofeggianti, veniamo
ai disturbi legati al riposo notturno, la tanto vituperata, odiata
e maledetta INSONNIA. Per evidenziare che il problema esiste, aiutiamoci
con i numeri delle statistiche fatte proprio per verificare se l’insonnia
è un male comune o una rarità riservata a pochi sfortunati
ansiosi e depressi. Le cifre parlano di 34 europei su 100
che soffrono d’insonnia, su un campione di 2000 persone (Francia, Italia,
Germania, Inghilterra). La percentuale maggiore è rappresentata
dalle donne (60%). Sei persone su 10 dicono di avere problemi legati al
sonno solo saltuariamente (in Italia il 54%), per il restante 40% il problema
diventa una costante e, quindi, molto più grave.In Italia il campione
intervistato afferma che l’insonnia è conseguenza di:
- stress #9; 37%- ansia 38%
- depressione 22%
LE FASI DEL SONNO
Se vogliamo capire cos’è l’insonnia, è giusto capire cos’è
il sonno. Il sonno non è da considerarsi una "catalessi"
completamente passiva. Il cervello, infatti, mantiene le sue funzioni
anche se in maniera essenziale. Durante il sonno, poi, il cervello continua
nel suo lavoro diventando "archivista" delle informazioni assunte
disordinatamente durante la giornata, ordinando quelle essenziali ed eliminando
quelle superflue.Le fasi di una notte di sonno normale sono le
seguenti:
1- Passaggio dalla veglia al sonno - attività cerebrale
ridotta e durata di pochi minuti;
2- Sonno — perdita della conoscenza con ulteriore rallentamento
della attività cerebrale;
3-4- Sonno profondo — (Delta);
5- REM - (Rapid Eye Movements) che inizia circa 90 minuti dopo
l’addormentamento ed è caratterizzato, appunto, da scariche di
movimenti oculari molto rapidi ed è la fase in cui si sogna.
CAPITO COS’è IL SONNO, CAPIAMO COS’è L’INSONNIA
Nel nostro Paese il 20% della popolazione soffre d’insonnia, caratterizzata
da difficoltà ad addormentarsi, sonno interrotto, risvegli alle
prime luci dell’alba.Soffrono maggiormente di questo disturbo le donne
(60%) e gli anziani, anche se questa società votata alla corsa,
al nottambulismo e alla estremizzazione dei divertimenti, sta dilatando
in modo preoccupante le dimensioni del problema.Si può parlare
di insonnia quando un individuo percepisce come insufficiente o non soddisfacente
il proprio sonno e, quindi, non riesce a trarre il giusto beneficio dallo
stesso. L’insonnia si presenta in diversi modi e viene classificata evidenziando
3 parametri fondamentali: durata, cause e tipologia.
- Durata: è variabile da persona a persona ed è suscettibile
di modificazioni anche nel decorso dello stesso individuo. Può
essere occasionale se legata a particolari stati d’animo o momenti
di stress. Una volta passate le cause, se ne va anche l’insonnia. Transitoria,
se dura meno di tre settimane, cronica, se dura più di 1
mese;
- Cause: possono essere di origine primaria (non organica)
se il paziente è sano e non manifesta cause apparenti che la giustifichino,
secondaria, dovuta a malattie come depressione, morbo di Parkinson,
dolore cronico, asma, ecc.;
- Tipologia: l’insonnia può assumere le seguenti tipologie:
a- iniziale: fatica a prendere sonno (cause principali ansie e paure);
b- centrale: risvegli notturni molto frequenti;
c- terminale: risveglio al canto del gallo, con conseguenti sindromi depressive.
CONSIGLI PER UN BUON SONNO.
• Seguire un "rituale" preparatorio al sonno sempre preciso
e sempre agli stessi orari;
• Andare a letto sempre alla stessa ora . Il sonno segue cicli di
due ore con brevi intervalli vicini alla veglia. Se si cambia orario si
rischia di dover aspettare il ciclo successivo innescando ansia e nervosismo;
• Se ci sono risvegli notturni causati da piccoli rumori o altri
disturbi, non agitarsi, si potrebbe rischiare di interrompere tutto il
sonno;
• Evitare, prima del sonno, alcol, fumo e attività fisiche
troppo intense;
• La cena dovrebbe essere più leggera del pranzo evitando
caffè, tè cioccolato.Poca carne e poco sale possono aiutare
a dormire meglio;
• Se avete il bisogno fisiologico dello "spuntino
serale" orientarsi verso latte, mele, banane, yogurt;
• Andate a letto solo quando siete veramente stanchi ed avete sonno.
Non aspettate che arrivi quando siete sotto le coperte, potrebbe creare
eccessivo nervosismo.
E SE PROPRIO NON CI RIUSCITE:
Ecco alcuni rimedi per aiutarci ad entrare fra le braccia di Morfeo. Abbiamo
scelto rimedi tassativamente naturali, per patologie più gravi
è necessario il consiglio di un medico specialista che prescriva
medicinali adatti.
FIORI DI BACH
Rimedio di automedicazione che può dare buoni risultati:
- Aspen: ha efficacia per insonnia ansiosa. Ha come effetti
collaterali presenza di sonnolenza mattutina;
- Mustard: ha efficacia, invece, per l’insonnia depressiva. Come
effetti collaterali può dare nervosismo al mattino.Combinando i
due (Aspen la sera e Mustard al Mattino) si ottengono buoni risultati.
ERBE
Le erbe hanno sempre aiutato l’uomo a risolvere i suoi problemi meno
gravi legati al sistema nervoso. Le proprietà di erbe come Valeriana,
Camomilla, Tiglio, Passiflora, ecc., sono ormai note, come nota è
anche la loro scarsa efficacia.Solo l’Iperico, noto per le sue proprietà
antidepressive, ha una elevata efficacia ma, a causa delle sue interazioni
con altri medicinali, le dosi (in Italia) sono state ridotte nei prodotti
senza prescrizioni.
MEDICINE OMEOPATICHE
La diagnosi deve essere fatta da un medico specializzato e, quindi, non
rientrano nella automedicazione.
IN CONCLUSIONE
Oltre a questi piccoli consigli, esistono migliaia di altri rimedi che
è possibile trovare nei libri, in manuali, in leggende, tradizioni
contadine e credenze popolari. Si possono contare le pecore, si può
respirare piano o regolarmente. E’ possibile fare rituali strani
prima di infilarsi sotto le coperte…ma se Morfeo è birichino
non c’è niente da fare! Escludendo le patologie che, purtroppo,
esistono, per il resto basterebbe capire che non è necessario correre,
arrabbiarsi, agitarsi ed imbestialirsi. Basterebbe capire che quando è
finita la giornata bisogna far finire le tensioni e, a casa, portare soltanto
il desiderio di stare assieme. Una buona medicina è guardare il
sonno dei propri figli. Nella devastante tranquillità di due occhi
chiusi al sonno, c’è soltanto il bisogno di ricaricare le
batterie per affacciarsi ad un nuovo giorno pieno di sorprese e cose da
imparare. Forse è per questo che non esistono bambini che soffrono
d’insonnia. Impariamo una buona volta.
…Notte…!! |