Nuovo CdS: pioggia di emendamenti anche da FI e FdI. Slitta tutto?
Tempi lunghi per l’approvazione del nuovo Codice della Strada? Il ministro Salvini sperava, e forse spera ancora, di incassare l’ok definitivo entro fine luglio, prima della pausa estiva del Parlamento. Ma forse dovrà attendere. Alla scadenza dei termini per presentare gli emendamenti al disegno di legge di riforma del CdS, attualmente in discussione al Senato dopo l’approvazione della Camera avvenuta lo scorso marzo, sono state infatti presentate ben 449 proposte di modifica al testo originario. E se 360 provengono dalle opposizioni, quindi sono facilmente schivabili, a preoccupare Salvini è il ‘fuoco amico’ dei 65 emendamenti proposti dagli alleati di governo, ben 54 di Forza Italia e 11 di Fratelli d’Italia, che hanno i numeri per essere votati e far tornare il provvedimento alla Camera, con enorme slittamento dei tempi.
Più precisamente, dei 449 emendamenti al Ddl del nuovo Codice della Strada oltre 360 sono stati presentati dai gruppi di opposizione, mentre nella maggioranza, come già anticipato, i più numerosi sono stati i 54 proposti da Forza Italia, seguiti dagli 11 di Fratelli d’Italia. Ovviamente nessuno dalla Lega di Salvini, che spinge affinché il provvedimento non subisca alcuna modifica al Senato, così da poterlo approvare in tempi brevissimi evitando il nuovo passaggio alla Camera. I leghisti hanno comunque depositato 7 ordini del giorno su un totale di 13. Tra le proposte di modifica, ce ne sono state 192 del PD, 109 del M5S, 42 del gruppo Misto e 20 di Italia Viva, oltre a 15 del senatore delle Autonomie, Meinhard Durnwalder. Depositato inoltre un emendamento a firma del relatore del provvedimento, il Sen. Andrea De Priamo di Fratelli d’Italia.
Tra gli emendamenti più significativi spicca quello presentato da Forza Italia, quindi da un partito di governo, che chiede di bypassare l’obbligo del casco per i maggiorenni che noleggiano monopattini con una velocità massima bloccata a 20 km/h, presente nel testo originario. La presentazione dell’emendamento sull’eliminazione dell’obbligatorietà del casco è stata accolta in maniera positiva da Assosharing, l’associazione di categoria del comparto sharing mobility in Italia: “Crediamo che quanto annunciato da FI sia corretto perché l’impianto attuale del DdL sul nuovo CdS presenta forti criticità per il nostro settore. Rischiamo un forte ridimensionamento con il taglio di circa 1.200 posti di lavoro e una perdita di fatturato vicina ai 300 milioni di euro, considerando che la parte dei monopattini interessa oltre il 50% dei noleggi complessivi“, ha dichiarato il vice-presidente Andrea Giaretta.
Più in generale, Assosharing ritiene che un eventuale ritorno alla Camera del disegno di legge permetterebbe una revisione più accurata di un testo che, secondo l’associazione, non ha avuto finora i giusti tempi di analisi.
Ed evidentemente lo pensano gli stessi colleghi di governo di Salvini, visti i 65 emendamenti presentati dai partiti di maggioranza, Lega esclusa. E lo pensano tante associazioni di familiari delle vittime della strada che nelle ultime settimane, insieme ad altre associazioni che si occupano di sicurezza stradale, sono state ascoltate nelle commissioni competenti del Senato per illustrare tutte le criticità di un provvedimento che contiene alcuni spunti interessanti ma anche altri dalla dubbia utilità (se non addirittura dannosi). Ma ormai alla fine di luglio manca davvero poco e presto sapremo se Salvini dovrà pazientare ancora qualche mese per vedersi approvare il ‘suo’ Codice.
Il traguardo del nuovo CdS si allontana?? Le modifiche del testo richieste sono tante, 449 gli emendamenti. Di cui 65 proposti dai partiti di governo e questo potrebbe essere l’ostacolo più importante per l’approvazione. Le associazioni hanno fatto le loro proposte nelle audizioni. Due le audizioni di ASAPS. Ma le spinte lobbystiche sono fortissime. Vedremo ora il testo che uscirà dal Parlamento. Se e quando uscirà. (ASAPS)
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