OSSERVATORIO PEDONI ASAPS-SAPIDATA 2024: 226 UTENTI PIU' DEBOLI SULLA STRADA MORTI SULLE STRADE ITALIANE DA INIZIO ANNO
226 decessi dal 1° gennaio al 28 luglio, con 152 uomini e 74 donne: 131 avevano più di 65 anni
Nella quarta settimana di luglio altri otto decessi, di cui uno di un bambino di 12 anni
Forlì - 28 LUGLIO 2024 - Prosegue settimanalmente il monitoraggio dell'Osservatorio Pedoni ASAPS - SAPIDATA che informa l'opinione pubblica nell'anno solare 2024 di tutti gli incidenti mortali che vedono il coinvolgimento dell'utente più debole della strada, il pedone. Obiettivo è sempre quello di sensibilizzare tutti sui rischi che corrono i pedoni, sulle cause degli incidenti che vedono il loro coinvolgimento e soprattutto comunicare la localizzazione, con una mappa dei luoghi ove sono avvenuti gli incidenti. Va ricordato che nel 2023 sono morti 485 pedoni, come comunicato da ISTAT la scorsa settimana.
Nel nuovo anno sono già 226 i decessi, con 152 maschi e 74 femmine, di cui 131 avevano più di 65 anni, quasi il 58% del totale, con una strage di anziani anche in questi mesi estivi. Il primo semestre aveva giù confermato come i pedoni siano gli utenti più indifesi sulla strada, soprattutto quando sono anziani. Nel primo semestre del 2023 furono 191, per cui un aumento di sette decessi rispetto ai 198 del primo semestre 2024, a dimostrazione che sulle strade italiane la situazione sta peggiorando. A luglio è morto un pedone al giorno.
Lombardia al primo posto tra le Regioni con il maggior numero di decessi in Italia e tre decessi anche nell'ultima settimana, seguita dal Lazio, e dalla Campania.
Le regioni con il maggior numero di decessi sono:
➡️ LOMBARDIA: 34 (tre decessi nell'ultima settimana)
➡️ LAZIO: 29
➡️ CAMPANIA: 26 (un decesso nell'ultima settimana)
➡️ EMILIA ROMAGNA: 25 (due decessi nell'ultima settimana)
➡️ SICILIA: 19
➡️ PIEMONTE: 17
➡️ VENETO: 16
➡️ TOSCANA: 14
➡️ ABRUZZO: 8
➡️ UMBRIA: 7
➡️ LIGURIA: 7
➡️ PUGLIA: 6
➡️ SARDEGNA: 5 (due decessi nell'ultima settimana)
Moltissimi gli investimenti avvenuti sulle strisce pedonali, dove la mancata precedenza ai pedoni comporta la decurtazione di ben 8 punti dalla patente. Va ricordato che con la mini-sospensione della patente, ora all'esame del Senato, avverrà il ritiro immediato della patente per 7 giorni con meno di 20 punti sulla patente o di 15 giorni se con meno di 10 punti, sospensione raddoppiata in caso di incidente e aggravata in caso di lesioni o decesso del pedone.
ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, in collaborazione con Sapidata, presenta il report parziale e non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro. Altri pedoni sono stati investiti addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede. Sono stati 31 i decessi a gennaio 2024. A febbraio mese veramente tragico, ben 42 decessi, un record negli ultimi 5 anni. A marzo sono stati 35 i morti tra gli utenti più deboli. Il mese di aprile ha chiuso con 24 decessi. Il report finale di maggio riporta 36 pedoni tragicamente uccisi, record negli ultimi sette anni, mentre la scia di sangue è proseguita a giugno con 30 morti sulle strade italiane, uno al giorno così come a luglio, dove il contatore si ferma per il momento a 28 decessi, con un caso di pirateria ad Orani in provincia di Nuoro.
ASAPS, al fine di sensibilizzare sempre più sul tema della sicurezza stradale, ha attivato la geolocalizzazione aggiornata in tempo reale con i luoghi degli omicidi stradali, con il dettaglio delle vie, l'età del pedone e il veicolo investitore. E' possibile visualizzare la mappa sul sito www.asaps.it, diventando un punto di riferimento per mass-media, amministratori, addetti ai lavori e semplici cittadini.
Ringraziamo di cuore chi sostiene ASAPS con la sua iscrizione o con una donazione per mantenere viva la voce autonoma dell'associazione sulla sicurezza stradale.
I dati pubblicati sono coperti da copyright e va citata la fonte ASAPS nel caso siano inseriti in articoli e notizie sui mass-media e su siti internet.
>Il link alla mappa con le vie e le città dei tragici investimenti
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