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Notizie brevi 22/02/2006

Dj Francesco ai ragazzi: «Niente casco, niente scooter»

«È vero: abbiamo sempre tutti una scelta. Ce l’ho persino io che sono un pirla. E visto che non metto il casco - perché ho i capelli gellati, perché mi dà fastidio, m’imbruttisce, perché il casco puzza ma soprattutto perché sono un gran pirla - ho scelto: faccio a meno dello scooter. Fatevelo confermare dal mio amico qui vicino».
Roteano mobili gli occhi azzurro-perforante di Dj Francesco sui 350 studenti del biennio delle scuole superiori milanesi, seduti ieri mattina al Teatro Nuovo di piazza San Babila.

Hanno tra i 14 e i 16 anni e sono qui perché la polizia e il ministero dell’Interno, per il sesto anno consecutivo, li ha coinvolti in una due giorni di campagna sulla sicurezza stradale con la sesta edizione del progetto «Icaro Young» (oggi tocca ai bambini delle Primarie con «Icaro Junior»). Dj scivola sicuro e dinoccolato da una fila all’altra, tra zainetti, occhioni, masse di capelli e gambe infilate in jeans a vita bassa. Lui, muscoli guizzanti e tatuaggi in vista, è energia pura. Ed è soprattutto uno di loro perché il linguaggio che usa - condito anche da qualche parola che gli adulti mostrano di non gradire in pubblico, ma non esitano a utilizzare spesso nel privato - centrano dritto il cuore dei ragazzi e chiariscono il messaggio più di tutte le lezioni del mondo.
Ride Albertino. Che inizia ad animare la mattina al Nuovo con un fuori campo di uno sketch telefonico condito dagli ormai famosissimi «Vaaaaaa bene, Okay» del suo Marco Ranzani. E insieme a Ringo, seduto in prima fila, ridono anche i grandissimi Dino Meneghin e Gianni Bugno i ragazzini della Primavera dell’Inter e le campionesse del volley Asystel Novara


© asaps.it


Da “Il Giornale”
Icaro Yung a Milano
Mercoledì, 22 Febbraio 2006
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