Se solo il 3% di questi ne fosse dotato - sottolinea Bruxelles - si potrebbero evitare 4mila tamponamenti all’anno in meno sulle strade dell’Ue. Meno 1500 incidenti l’anno se lo 0,6% delle auto fosse provvisto del dispositivo anti-sbandamento o della ’side-cam’ per il sorpasso sicuro. Che dire poi del volante - sveglia per evitare i colpi di sonno dell’automobilista affaticato: se diventasse un optional di massa si eviterebbero facilmente il 30% degli scontri mortali in autostrada e il 9% di tutti gli incidenti mortali. Perchè mai quindi gli europei non dovrebbero convertirsi alla rivoluzione tecnologica delle quattro ruote? "Non si può pensare che i cittadini e i responsabili politici investano nelle tecnologie per le auto sicure o che le promuovano se i vantaggi non sono chiari", ha risposto la Commissaria Ue alla società dell’informazione Viviane Reding.
Per questo, ha proseguito, "chiedo che a livello d’industria e di politica si compiano sforzi maggiori per sviluppare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione con l’obiettivo di rendere intelligenti tutte le auto costruite in Europa".
In questo contesto si colloca peraltro l’iniziativa di Bruxelles "Automobile Intelligente", un tassello della strategia Ue per dimezzare da oggi fino al 2010 il numero degli incidenti sulle strade.
L’obiettivo dell’iniziativa, annuncia Bruxelles, sensibilizzare la gente, richiamare all’appello stati, cittadini e industria e fare conoscere i vantaggi delle tecnologie ’e-safety’. I limiti di velocità, da soli, difficilmente riusciranno a fermare le stragi sulle strade.