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Posta , Articoli 02/09/2024

Il saluto del dottor Filiberto Mastrapasqua
che lascia la Direzione del Servizio Polizia Stradale
E’ nominato Questore di Sassari

Carissimi,
prima del mio cambio di incarico, avrei voluto salutare ognuno di Voi. Provengo da un’esperienza “di questura” ed il clima della Specialità mi ha da subito avvolto, sostenuto e successivamente accompagnato per tutto il percorso.
Ho imparato tanto dalla Specialità: dalla complessità che regola la normativa di settore alle difficoltà operative, dalla necessità di operare con numerose dotazioni all’impiego intenso di strumenti digitali.
Ho appreso quanto rischioso sia il lavoro dello “stradalino” confermato dall’enorme tributo pagato dalla Specialità. Ma soprattutto, ho appreso della imprescindibile e significativa funzione della Polizia Stradale.
E’ dalla sua fondazione che la Polizia Stradale svolge una funzione di straordinaria importanza, garantendo già da quel momento quella libertà di circolazione, sancita dall’appena promulgata Carta Costituzionale, in tutto il tessuto geografico ferito e lacerato dalle conseguenze belliche.

La Polizia Stradale ha consentito di realizzare, nell’intenso periodo della ricostruzione postbellica, le più importanti e strategiche infrastrutture garantendone la scorta dei “pezzi indivisibili” così come ha assicurato lo svolgimento delle gare ciclistiche simbolo della “ripresa” e seguitissime nel Bel Paese, altrimenti non realizzabili. Tanti gli aneddoti che legano la Specialità a quel periodo.
Ma la sfida contemporanea è probabilmente la più impegnativa tesa a limitare il numero delle vittime della “violenza” stradale. Un fenomeno che per la sua rilevanza è stato attenzionato dalle organizzazioni nazionali, europee e mondiali al punto di inserirlo nelle Agende del 2030 e 2050 con l’obiettivo ambizioso della limitazione delle gravi conseguenze infortunistiche.
L’impatto del fenomeno emerge anche dal dialogo con i pattuglianti che si trovano a fronteggiare situazioni complesse,ed emotivamente significative, che richiedono doti non solo professionali ma anche quelle di empatia, partecipazione e condivisione.

La drammatica conseguenza della violenza stradale diventa concretamente palpabile, con tutto il suo tragico carico, nel contatto che ho avuto il privilegio di sostenere con i familiari delle persone coinvolte nei fatali e nefasti esiti di scontri.
Familiari, sopravvissuti, alcuni dei quali, elaborando il profondo dolore, riescono a testimoniare con diretta efficacia e grande coraggio quali tragiche conseguenze può comportare un istante impercettibile di distrazione o di sottovalutazione: se questo non è amore!!
A loro un grande riconoscimento e ringraziamento.
Rimanendo in tema di gratitudine non posso non ringraziare il Sig. Capo della Polizia - Direttore Generale della P.S. per avermi concesso l’opportunità di questa bellissima esperienza e il mio Direttore Centrale che con la sua umanità ha spronato al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi.

Un ringraziamento sincero vorrei dedicarlo al personale tutto del Servizio che mi è stato vicino, così come mi sono stati vicini i Dirigenti di Compartimento. Un saluto riconoscente vorrei inviarlo ai Comandanti di Sezione, dei Centri Operativi, ai Responsabili dei Reparti Distaccati, delle Squadre di P.G., degli uffici Verbali e Infortunistica, degli ICT e MIPG e degli altri uffici dei compartimenti e sezioni.
Un dedicato e particolare pensiero e saluto vorrei rivolgere ai pattuglianti, cuore e anima della Specialità, interpreti principali dell’obiettivo nobilissimo di cui la Polizia Stradale è portatrice: a loro una raccomandazione e cioè quella di portare il fardello affidatogli con dignità, orgoglio ed efficienza ponendo la massima attenzione allo svolgimento della propria rischiosa quotidiana missione operativa.

Così come è certo che l’attività preventiva costituita dalla presenza delle pattuglie sul nostro territorio lineare e la attenta verifica dei comportamenti scorretti alla guida costituisce l’irrinunciabile ed essenziale misura per affrontare la violenza stradale, altrettanto chiaro è che l’attività di sensibilizzazione, di comunicazione e di informazione per la formazione di una adeguata cultura stradale risulta essenziale giacché la principale causa infortunistica è legata proprio ai comportamenti scorretti.Fondamentale, in questo campo, è che tutte le Amministrazioni,Istituzioni, Università, Enti di settore coinvolti a qualsiasi titolo nella sicurezza stradale costituiscano una rete, un network, al fine di condividere azioni convergenti a migliorare la sicurezza stradale. Per questi motivi saluto con slancio le concessionarie stradali e autostradali e tutti i Partner che con la polizia stradale hanno contribuito a comunicare nel miglioramento la cultura della sicurezza stradale.
Su questo tema, la Polizia di Stato, con la sua Specialità stradale, è stata disponibile, lo è attualmente e lo sarà sempre.

Un saluto anche a tutti i componenti di Viabilità Italia che con massimo impegno garantisce il proprio esperto apporto e a tutti i partecipanti ai COV ed Osservatori sull’incidentalità provinciali.
Infine un caro saluto all’ASAPS a “Il Centauro” e a tutti i suoi lettori come me.
Insomma, con molta commozione saluto tutti con sincero affetto.

Filiberto Mastrapasqua    
Gia direttore del servizio di polizia stradale
Questore di Sassari

 

>Il saluto dell’ASAPS a un funzionario arrivato in punta di piedi e con stile, alla Direzione della Polizia Stradale,  ma che ha lasciato una impronta indelebile
Grazie Direttore. Buona fortuna Filiberto

di Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 


 

 

 

 

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Lunedì, 02 Settembre 2024
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