L’Intelligenza Artificiale punisce chi telefona alla guida
L’intelligenza artificiale è ormai parte della vita di tutti i giorni e viene utilizzata in tantissimi comparti, compreso quello della sicurezza stradale. A Milano, qualche giorno fa, sono state installate telecamere smart che grazie all’I.A. monitorano il traffico e favoriscono lo sviluppo sostenibile. A Manchester, invece, sono andati ancora più avanti, ma se funzionerà, ci vorrà poco perché l’iniziativa arrivi anche in Italia.
Si tratta di un nuovo progetto di sicurezza stradale con telecamere dotate di intelligenza artificiale installate a bordo in strada, in grado di controllare in tempo reale le infrazioni dei conducenti, multando coloro che non rispettano il codice. In questo caso, il sistema, che si chiama AI Heads Up, monitorerà se il conducente utilizza lo smartphone mentre guida e se ha messo correttamente le cinture di sicurezza.
L’azienda che ha realizzato questo sistema si chiama Acusensus e sono proprio i creatori a spiegare come funziona: in pratica, le telecamere scattano due foto da diverse angolazioni, quindi il software monitora se il conducente ha la cintura di sicurezza e se è al telefono. Le immagini sono controllate da un operatore umano che correggerà eventuali errori dell’IA e le immagini sbagliate verranno immediatamente cancellate dagli archivi.
Se, però, sono tutti abbastanza d’accordo sul fatto che sicuramente aumenterà la sicurezza stradale, più d’uno mostra forte scetticismo sul risvolto etico del progetto e sui temi come privacy e libertà. Jake Hurfurt, membro del gruppo Big Brother Watch dedicato alla tutela della privacy, lo ha spiegato al Daily Telegraph: «Questo tipo di sorveglianza è intrusiva e inquietante e tratta ogni passante come un potenziale sospettato. È eccessivo, rappresenta una minaccia per la privacy di tutti. Le persone dovrebbero essere libere di vivere la propria vita senza essere analizzate da sistemi di intelligenza artificiale senza volto».
Il progetto fa sicuramente discutere, ma sulle telecamere per ora non si torna indietro: ormai sono state installate sulla Greater Manchester. L’unica cosa che possono fare adesso gli automobilisti è essere prudenti e non distrarsi alla guida. Nel frattempo si capirà anche se il sistema aumenti davvero la sicurezza stradale.
La telecamera con intelligenza artificiale installata a Milano, per adesso non si occupa di privacy nel senso stretto, non fotografa nessun essere umano, solo furgoni e automobili. Si interessa, piuttosto, di realizzare un preciso monitoraggio del traffico, elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo sostenibile delle sue aree urbane. La sperimentazione del primo test di questa tecnologia, ha avuto un ottimo riscontro.
Sul tema privacy, invece, al momento non sembrano esserci polemiche: l’intelligenza artificiale utilizzata e sperimentata in questa telecamera, infatti, è stata progettata per raccogliere dati essenziali senza compromettere l’identità individuale delle persone immortalate. L’iniziativa fa fare sicuramente un passo avanti alla capoluogo lombardo verso un’urbanistica che pone le basi per una vera smart city.
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