Critica la Settimana europea della mobilità, attacchi a Mauro Sorbi: «Contrario alla Città 30 e polemico con i ciclisti, perché ricopre quell'incarico?
Il presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Mauro Sorbi critica e schernisce la Settimana europea della mobilità organizzata a Bologna da Comune, Città metropolitana e Fondazione Innovazione urbana Rusconi Ghigi nell’ambito dell’omonima campagna di sensibilizzazione promossa dalla Commissione europea.
«Io la chiamerei Settimana della immobilità», scrive Sorbi su Facebook. Attirando subito le proteste delle associazioni Salvaiciclisti e Pillole di tram.
«Come può scrivere una frase di questo tipo? Lei ricopre un incarico fondamentale e dovrebbe dare grande rilievo ad un’iniziativa di carattere internazionale (essendo presente in tutte le città dell’Unione europea), possibile che discredita in questo modo un evento che ha come scopo il promuovere un diverso concetto di mobilità, più attiva, sostenibile e collettiva?», scrive sempre sul social network Pillole di tram, segnalando che Sorbi ha poi cancellato il commento e «bloccato» la pagina dell’associazione, mossa a cui molti utenti hanno reagito incollando a ripetizione lo stesso testo sotto il post del presidente dell’Osservatorio.
«Che senso ha ricoprire tale incarico se lei scredita questo tipo di mobilità e addirittura dileggia iniziative di divulgazione di questo tipo?». Contro Sorbi interviene anche Salvaiciclisti che ricorda, tra le altre cose, le sue «sparate contro la città 30 (basate su dati ricevuti dall’Ausl, che la stessa ha però smentito di aver mai dato al presidente)» o «la proposta di mettere l’obbligo di targa e assicurazione per le biciclette».
Il presidente dell’Osservatorio «è infatti avvezzo alla colpevolizzazione della vittima: via quindi gli autovelox, che ha spesso criticato — continua l’associazione — e avanti all’obbligo del giubbetto catarifrangente per i ciclisti». L’assessore alla Mobilità della Regione Andrea Corsini fa sapere che Sorbi «parla a titolo personale, non condivido nulla di quel che sostiene, tra due mesi ci saranno le elezioni e la nuova Giunta deciderà cosa fare dell’Osservatorio e di chi lo guida».
da corrieredibologna.corriere.it
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