di Stefano Guarnieri*
Incidentalità stradale.
I dati Istat-ACI del 2023
La legge dei numeri è impietosa, specie se i numeri sono sottoposti ad attente analisi che fanno emergere l’incompletezza dei dati e la loro interpretazione
“Defendit numeros” (nei numeri è la sicurezza) di Decimo Giunio Giuvenale poeta e retore latino del 100 d.c. è una citazione sbagliata, quella giusta dovrebbe essere: “Defendit numeros si numeri recte” (nei numeri è la sicurezza se i numeri sono giusti).
Gli inglesi in maniera simile usano dire di qualsiasi sistema di valutazione o di elaborazione dei dati: “garbage in, garbage out” che significa se in un sistema di elaborazione metti della spazzatura ne esce spazzatura. La qualità del dato è la prima cosa alla quale si dovrebbe guardare per fare delle elaborazioni e delle statistiche.
Questo lo sanno tutti sia nel mondo del lavoro che nella scienza, tanto che ormai ci sono delle figure professionali che hanno e avranno sempre più rilievo che si chiamano “Data steward” in pratica il gestore/guardiano dei dati che. si assicura della loro integrità e qualità dall’inizio alla fine del processo.
Questo incipit per parlare della cattiva qualità dei numeri che Istat-ACI raccolgono ed elaborano sugli scontri stradali, morti e feriti che continua imperterrita nel tempo ad esistere, anche nell’ultimo rilascio dei dati che lstat-ACI continuano a chiamare dell’Incidentalità stradale...
da il Centauro n. 268
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