Angelika Hutter travolse una famiglia uccidendo tre persone: patteggia 4 anni e 8 mesi. Non li sconterà in carcere
Angelika Hutter, la designer tedesca di 34 anni che, il 6 luglio del 2023, al volante della propria auto, ha travolto e ucciso il piccolo Mattia Antoniello, di nemmeno 2 anni, il papà Marco, di 47 anni, e la nonna del bambino, la 64enne Maria Grazia Zuin, veneziani di Favaro Veneto in vacanza a Santo Stefano di Cadore, Belluno, ha patteggiato 4 anni e 8 mesi di reclusione, nella fase preliminare del processo in corso al tribunale di Belluno. La donna non tornerà in carcere ma, dato lo stato di salute, sconterà la pena in una struttura sanitaria. La stessa che la ospita attualmente? Possibile, probabile ma non certo: la decisione spetta al giudice.
Difesa e pubblica accusa: l'accordo
La richiesta dell'avvocato di Hutter, Giuseppe Triolo, era stata presentata un mese fa. Il difensore ha accetttao la proposta di applicazione della pena del pubblico ministero, Simone Marcon, che, bilanciando attenuanti e aggravanti, aveva spiegato come 4 anni e 8 mesi fossero il tetto sotto cui non si potesse scendere. La decisione del giudice preliminare, Elisabetta Scalozzi, attesa per oggi, è puntualmente arrrivata ed è, come detto, quella che ci si aspettava. Scalozzi, fra l'altro, tra l'udienza dell'11 settebre e quella odierna ha avuto modo di valutare una relazione dei medici della struttura che sta ospitando l’imputata, arrivata 24 ore fa. La relazione certificherebbe un certo «compenso psichico» da parte di Angelika Hutter. La designer starebbe quindi iniziando a maturare una certa consapevolezza di quanto accaduto: deve comunque proseguire la terapia farmacologica.
La quantificazione della pena
Al «conto» di 4 anni e 8 mesi si arriva partendo dal massimo della pena, che, per il reato di omicidio stradale plurimo è di sette anni. Dai 7 anni va tolto, prima di tutto, il «quantum» per il grado di infermità riconosciuto ad Hutter. Vanno poi «scontate» le attenunati generiche: l'imputata, incensurata, non era drogata e non aveva un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge. Infine, nella determinazione della pena ha un peso anche il risarcimento alle vittime, che è già arrivato (da parte dell'assicurazione). Angelika, come nell'udienza precedente, non era presente al processo. Dal difensore, Giuseppe Triolo, nessun commento.
Libertà vigilata?
Il pm Marcon ha chiesto l'applicazione provvisoria della libertà vigilata e che l'intera pena sia scontata con il medesimo vincolo: su questi due punti, l'avvocato Triolo si è opposto. Il 15 ottobre, data della prossima udienza, oltre a dare lettura della sentenza, il giudice deciderà quindi se applicare o meno all'imputata la libertà vigilata. Il pubblico ministero chiede che Huter sia strettamente sorvegliata, anche all'interno della struttura che la ospita, e che continui a seguire terapia farmacologica. Le richieste, molto probabile, saranno accolte ma con quali modalità? Si vedrà tra una settimana. L’avvocato Triolo, inoltre, vorrebbe che la sua assistita scontasse la pena in Germania: questo aspetto sarà valutato in un secondo momento.
Ha travolto e ucciso il piccolo Mattia Antoniello, di nemmeno 2 anni, il papà Marco, di 47 anni, e la nonna del bambino, la 64enne Maria Grazia Zuin. Tolto il «quantum» per il grado di infermità riconosciuto ad Hutter. (ASAPS)
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