New York ha legalizzato attraversare la strada fuori dalle strisce
A New York è diventato legale attraversare la strada anche fuori dalle strisce pedonali, un’abitudine diffusa un po’ dappertutto e che negli Stati Uniti è nota come “jaywalking”. In base al regolamento comunale questo comportamento era punibile fin dal 1958, con sanzioni fino a 300 dollari (275 euro), ma in una città molto trafficata e piena di pedoni come New York lo fanno un po’ tutti, e storicamente a essere sanzionate sono in larghissima parte le persone appartenenti a minoranze, motivo per cui la legge è stata interpretata come un progresso nell’eliminazione delle disuguaglianze razziali in città.
La nuova norma permette di attraversare la strada in qualsiasi punto, anche fuori dalle strisce e quando i semafori per i pedoni sono rossi. Indica con chiarezza che farlo non comporta più una violazione del codice della strada, specificando tuttavia che in questi casi i pedoni non hanno diritto di precedenza, e che perciò hanno l’obbligo di far passare prima gli altri mezzi. Richiede inoltre al dipartimento dei Trasporti della città di mettere in atto una campagna di informazione sulla sicurezza stradale.
Il provvedimento era stato approvato il 26 settembre dal consiglio comunale e il sindaco di New York, Eric Adams, aveva trenta giorni di tempo per firmarlo oppure mettere il veto: dal momento che non si è espresso la norma si ritiene definitivamente approvata ed entrerà in vigore tra 120 giorni.
Una portavoce di Adams, Liz Garcia, non ha dato spiegazioni sulla scelta del sindaco. Ha però ricordato che attraversare la strada dove non ci sono le strisce o quando i semafori sono rossi è molto pericoloso, e che resterà comunque possibile essere citati in giudizio per eventuali incidenti provocati dal jaywalking. L’amministrazione cittadina continua a invitare i pedoni a utilizzare strisce, semafori e isole pedonali, ha detto Garcia.
Il concetto di jaywalking negli Stati Uniti fu introdotto circa un secolo fa, quando le automobili cominciarono a occupare le strade che fino a prima erano di altri, fra molte proteste. L’industria automobilistica tuttavia riuscì rapidamente a ribaltare la percezione negativa delle auto, facendo diventare di senso comune l’idea che le strade fossero delle auto, e che i pedoni dovessero essere considerati colpevoli e punibili, se investiti.
Negli ultimi anni il jaywalking è stato decriminalizzato anche in altre città degli Stati Uniti, tra cui Denver, in Colorado, o Kansas City, in Missouri: in parte perché adesso c’è più attenzione alla progettazione delle strade, e in parte per l’introduzione di limitazioni sul traffico pesante, secondo un gruppo di Seattle che tiene traccia dei provvedimenti. Per quanto riguarda New York, la legalizzazione dell’attraversamento della strada fuori dalle strisce era stata proposta dalla Democratica Mercedes Narcisse, che fa parte del consiglio comunale e vive a Brooklyn. A detta di Narcisse «tutte le persone che vivono a New York fanno jaywalking», ma il problema è che le comunità più penalizzate erano quelle non bianche, più abituate a spostarsi a piedi.
In base ai dati ufficiali, infatti, più del 90 per cento delle sanzioni legate al jaywalking nel 2023 aveva interessato persone afroamericane o latinoamericane.
La legge ha avuto il sostegno di Transportation Alternatives, una non profit di New York che incentiva la mobilità sostenibile, e di Legal Aid Society, che offre assistenza legale alle persone newyorkesi a basso reddito. Quest’ultima in particolare ha ricordato come la polizia tenda a sfruttare il pretesto del jaywalking per fermare, interrogare e perquisire le persone, soprattutto quelle non bianche.
C’è comunque chi è preoccupato dal fatto che la legalizzazione del jaywalking possa contribuire ad aumentare gli incidenti stradali in città, dove secondo il dipartimento dei Trasporti locale negli ultimi cinque anni le persone morte mentre attraversavano la strada in maniera incauta sono state circa 200. Hanno espresso questa preoccupazione anche alcuni esponenti Repubblicani del consiglio comunale: per Joseph Borrelli legalizzare il jaywalking farebbe inoltre «parte di una più ampia decriminalizzazione di ogni cosa», mentre per Vickie Paladino, secondo cui i nuovi residenti di New York «odiano le persone che hanno un’auto», «favorirà il caos e renderà le strade molto più pericolose».
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